Droghe leggere, meglio legalizzarle?
“Proibizione bancomat della criminalità”
Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, e Marco Perduca, del Partito Radicale, si sono confrontati, in una doppia intervista organizzata da Pro\Versi (www.proversi.it), la piattaforma di discussione e dibattito online, sui diversi aspetti controversi della legalizzazione delle droghe leggere.
Molti gli aspetti trattati nel dibattito, dai possibili vantaggi economici per la collettività alla sottrazione di quote di mercato alla criminalità organizzata, dal diverso grado di dannosità tra droghe leggere e droghe pesanti alla questione relativa all’aumento di consumo di droga connesso alla sua legalizzazione.
Se, per Perduca, regolamentandone produzione, consumo e commercio, la marijuana sarebbe tolta dal mercato nero gestito dalla criminalità organizzata (le droghe sono, con la proibizione, “il bancomat della criminalità organizzata”) e consentirebbe una tassazione trasparente e l’aumento delle entrate statali, per Gasparri, in questo quadro, bisogna tener conto dei costi sanitari e sociali determinati da una maggiore diffusione delle droghe.
Inoltre, la criminalità concentrerebbe la sua attività in altri settori, più dannosi e redditizi, come le droghe pesanti: “Se si legalizzassero le droghe leggere, la criminalità sarebbe spinta a spacciare ancora di più droghe pesanti, a meno che non si legalizzino tutte le droghe – in un mondo assolutamente folle. Quindi, la mafia e la criminalità dovrebbero semplicemente diversificare il mercato”.
Sulla questione della dannosità delle droghe leggere Perduca sostiene che i derivati della cannabis possono essere trattati più come il tabacco che come delle sostanze tossiche: “Un’assunzione individuale di un qualcosa può avere delle ripercussioni differenti. Ciò non toglie che, anche qui, non poter controllare la qualità del prodotto sicuramente non aiuta la possibile pericolosità o complicazione che questa può avere per gli individui che la assumono”. Gasparri, invece, mette in guardia contro la banalizzazione degli effetti delle droghe leggere: il fatto che le droghe pesanti abbiano un danno maggiore non rende le droghe leggere non dannose o benefiche.
Ma davvero pensate che legalizzando le droghe leggere si toglierebbero quote di mercato alle mafie? Io sono convinto che esistano già dei piani finanziari di intervento delle cosche per accaparrarsi un eventuale mercato legale delle droghe leggere… Lo dimostrano numerose indagini: ormai i criminali investono anche in attività assolutamente legali. Ed è ovvio che sia così. Chi ha i soldi per investire oggi? Quasi esclusiva,ente le mafie… La vera sfida è sottrarre clienti al mercato legale ed illegale…
Peraltro sono assolutamente favorevole all’utilizzo della cannabis ad uso terapeutico, ma è altra cosa…
Condivido la liberalizzazione delle droghe leggere con distribuzione sotto controllo e regolamentata. Non credo affatto, che aumenta il consumo di droghe pesanti come sostiene il senatore Gasparri. Se pensiamo all’alcol e alle sigarette dovremmo capire che pribire non fa altro che aumentare la delinquenza e lo spaccio, con tutte le conseguenze che ne derivano.