Otto trapianti in 24 ore al Sant’Orsola di Bologna: “I pazienti stanno bene”
Otto trapianti in 24 ore al Policlinico di Sant’Orsola di Bologna. Dal pomeriggio del 29 marzo alla notte del 30 le equipe dei professori Antonio Daniele Pinna, Roberto Di Bartolomeo e Gaetano Gargiulo, con il supporto dei reparti di Anestesia e rianimazione del dottor Frascaroli e del professor Faenza, hanno effettuato nelle sale operatorie dei padiglioni 5 e 23 (il nuovo Polo cardio-toraco-vascolare) 4 trapianti di fegato, 2 di rene e 2 di cuore, di cui uno pediatrico. Gli interventi sono perfettamente riusciti e il decorso degli otto pazienti è per ora regolare.
“Notizie come questa – ha commentato il direttore generale del Policlinico Mario Cavalli – testimoniano ancora una volta la qualità delle competenze dei nostri professionisti, ma anche la grande disponibilità e la dedizione con cui tutto il personale medico, infermieristico e tecnico sa affrontare operazioni complesse come queste, avvenute oltretutto a poche settimane dal trasloco della Chirurgia dei Trapianti al padiglione 5 e tre mesi dopo l’apertura del nuovo Polo cardio-toraco-vascolare”.
Il giorno 29 è scattato il periodo di osservazione per un primo potenziale donatore al Sant’Orsola, grazie a cui è stato possibile effettuare il primo trapianto di fegato. A seguire il periodo di osservazione è stato avviato per altri 3 donatori in altrettanti ospedali dell’Emilia-Romagna e per 1 donatore pediatrico fuori regione. Con il coordinamento dei medici del Centro riferimento trapianti, alle 21 è stato eseguito il prelievo a Baggiovara, alle 2 di notte a Parma e alle 10 del mattino successivo a Reggio Emilia, innescando tutti gli altri trapianti.
Al Policlinico di Sant’Orsola l’equipe del professor Antonio Daniele Pinna ha eseguito così, a partire dalla notte tra il 29 e il 30 fino alla tarda serata di ieri, altri 3 trapianti di fegato e 2 di reni nella piastra operatoria del padiglione 5. Contemporaneamente nelle sale del padiglione 23 l’equipe del professor Gaetano Gargiulo effettuava il trapianto a un adolescente, grazie al cuore arrivato da fuori regione, e l’equipe del professor Roberto Di Bartolomeo un altro trapianto cardiaco. Sempre grazie ai 3 donatori sono stati eseguiti anche altri 4 trapianti di rene a Parma.
“È stato possibile salvare queste vite – ha spiegato il direttore del Centro riferimento trapianti dell’Emilia-Romagna Gabriela Sangiorgi – grazie alla generosità delle persone e delle famiglie che hanno accettato la donazione e alla grande attività di sensibilizzazione portata avanti dai Comitati locali insieme al Centro regionale, che potenzieremo ancora per mantener viva e far crescere nella nostra regione la cultura del dono e la consapevolezza del valore di queste scelte”.