A consigliarlo è il ministero della Salute nel decalogo ‘E…State ok con la nutrizione’ insieme agli esperti di alimentazione e nutrizione, che lo considerano ”un potente alleato”, soprattutto contro le alte temperature.
Le scuse del metabolismo pigro e dell’eredità genetica non sembrano valere più, ”tra le cause principali dell’obesità prevale lo stile di vita sedentario, peggiorato negli ultimi 30 anni dalle troppe ore ‘sedute’ al computer o davanti alla Tv. Neanche la rivoluzione dei trasporti a inizio secolo aveva scatenato l’emergenza obesita’ che e’ fenomeno recente, iniziato solo 30 anni fa”. E’ quanto sottolineato dal presidente della Societa’ italiana di Diabetologia Gabriele Riccardi al seminario sui costi dell’obesità organizzato, oggi a Milano, dal Barilla center for food and nutrition (Bcfn).
Il 39% dei bambini italiani mangia quotidianamente davanti alla tv e soltanto il 25% segue l’importante regola dei 5 pasti al giorno. E’ quanto emerge dalla ricerca conoscitiva realizzata da Ipsos per Save the Children e Kraft Foods Italia sugli stili di vita dei bambini e dei ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni nel nostro Paese, diffusa oggi insieme al Decalogo per uno stile di vita più salutare per bambini e famiglie.
Gli italiani consumano troppo sale. Il consumo medio giornaliero tra la popolazione adulta è infatti di 10,9 grammi per gli uomini e 8,6 g per le donne, quando invece la media raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanita’ e’ di 5 grammi di sale al giorno.
Le donne di mezza età che lavorano oltre 35 ore alla settimana sono più soggette a un aumento di peso. E’ quanto emerge da una ricerca dell’australiana Monash University pubblicata sull’International Journal of Obesity. Lo studio, guidato dalla dottoressa Nicole Au del Centre for Health Economics dell’ateneo australiano, ha esaminato l’impatto delle posizioni lavorative e del numero di ore lavorate in relazione al peso delle donne, rilevando che chi ha lavorato più di 35 ore alla settimana rischia maggiormente di prendere chili.
Evitare di mangiare al ristorante, non saltare i pasti e soprattutto mantenere un “diario del cibo” in cui annotare tutto cio’ che si mangia e si beve durante la giornata e le relative calorie. Sono queste, secondo una ricerca del Fred Hutchinson Cancer Research Centre di Seattle, le regole d’oro per dimagrire. In particolare, gli scienziati […]
Perdere peso e seguire una dieta povera di grassi può ridurre i sintomi della menopausa, le vampate di calore e i sudori notturni. I ricercatori del Kaiser Permanente Northern California Division of Research, come si legge sulla rivista ‘Menopause’ hanno studiato 17.473 donne.
Le proteine sono il tipico nutriente raccomandato dalle diete per perdere il peso, a causa della loro capacità di ridurre l’appetito. Ora un team di scienziati francesi dell’Università di Lione hanno scoperto i meccanismi biologici che spiegano questo fenomeno. La digestione delle proteine darebbe luogo a una catena enzimatica di reazioni che manda un segnale di sazietà al cervello.
Alcuni tra i più autorevoli esperti italiani di nutrizione e salute dispensano pillole di saggezza – e di buon senso – per godersi pienamente il periodo estivo.
Si focalizza sull’alimentazione ‘Assapora la Vita’, una campagna nazionale itinerante che vuole aiutare le donne con tumore al seno ”a riscoprire l’importanza di prendersi cura di se stesse, anche attraverso la buona cucina”.
Il decalogo ‘E…state ok con la nutrizione’ è stato presentato al ministero della Salute e sarà diffuso, attraverso gli studi dei medici di medicina generale e le farmacie, in 60mila presidi. L’obiettivo è quello di promuovere corretti stili di vita, che consentono di limitare l’insorgere di diverse patologie, dal diabete all’ipertensione all’obesità, che hanno, tra l’altro, come ha spiegato Silvio Borrello, direttore generale igiene e sicurezza alimentare del ministero, un elevato costo sociale, calcolato ”in uno studio di qualche tempo fa 22-23 miliardi di euro l’anno”.
Una miniguida per scegliere la merenda giusta anche con il caldo torrido e specialmente in città, dove saranno costrette a trascorrere l’estate 5 milioni di famiglie con bambini. E’ quanto propone il sito ‘merendineitaliane.it’ grazie ai consigli del pediatra nutrizionista Claudio Maffeis e del medico dello sport Michelangelo Giampietro.
Una dieta basata sul cibo spazzatura causa molte più infiammazioni di una dieta ricca in grassi animali. Lo rivela un nuovo studio della Duke University negli Usa. Lo studio ha messo ha confronto una dieta bilanciata, una ricca di molti grassi animali come il lardo, e
un’altra consistente in cibo spazzatura da fast food (snack con pochi nutrienti come cioccolato, biscotti e patatine).
Occorre diffidare di pesce crudo e funghi, questi ultimi i cui rischi sono ancora sottovalutati. Una guida alla prevenzione delle intossicazioni dei funghi è stata presentata al ministero della Salute per rimarcare come ogni anno vi sia un migliaio di casi di intossicazione.
Dopo un digiuno di 18 ore, la maggior parte di noi preferirebbe patatine fritte e pollo a fagioli e carote. Una nuova ricerca del Cornell’s Food and Brand Lab negli Usa rivela che il 75 per cento dei partecipanti messi a digiuno per 18 ore di fila hanno iniziato il loro pasto successivo con cibi ricchi di carboidrati o proteine invece che con frutta e verdura.
Sono quattro milioni le famiglie italiane che amano le grigliate, il barbecue, e che nella buona stagione, come questa, si esercitano davanti a fuochi, griglie, bistecche, salsicce e bruschette. Un’occasione per stare insieme ma (c’è sempre un ma) occorre fare un pò di attenzione.
Sono più di 700 gli operatori del turismo che in Piemonte hanno preso parte ai corsi di formazione su celiachia e intolleranze alimentari organizzati dalla Regione Piemonte in collaborazione con le ASL del territorio e l’Associazione Italiana Celiachia Piemonte Valle d’Aosta.
Lanciano l’allarme gli specialisti del programma sui disturbi alimentari della North Carolina University che hanno condotto una ricerca su 1.849 donne, di età media 59 anni, pubblicata sull’International Journal of eating disorders. “Ci si è sempre concentrati sulle giovani, sapevamo molto poco invece sul comportamento alimentare delle donne mature ed anziane e i dati ci sorprendono”, afferma Cynthia Bulik che ha diretto la ricerca.
Diverse bevande gassate, fra le quali la Coca-Cola e la Pepsi, contengono deboli tracce di alcol, secondo quanto rivelato dall’Istituto nazionale del consumo (Inc) francese, dopo alcuni test commissionati dalla rivista 60 millions de consommateurs.
I dolcificanti ipo o acalorici sono alimenti, e non farmaci; il loro impiego deve essere inserito pertanto nell’ambito di un corretto stile alimentare e più in generale corretto stile di vita.
Oltre 20 milioni gli italiani si difendono dal caldo mangiando sempre sia a pranzo che a cena la frutta fresca i cui consumi sono aumentati del 25 per cento nella seconda metà di giugno su base tendenziale. E’ quanto stima la Coldiretti in oaccasione dell’arrivo di Caronte sulla base delle indicazioni congiunturali che arrivano dai mercati degli agricoltori di Campagna Amica.