Essere troppo ansiosi potrebbe anche far invecchiare più velocemente. Uno studio condotto dai ricercatori del Brigham and Women Hospital lo ha dimostrato.
Gli uomini trovano una donna che balla più attraente se questa è prossima al periodo dell’ovulazione. Una ricerca pubblicata sulla rivista Personality and Individual Differences lo rivela.
L’uso di cannabis aumenta il rischio di psicosi, in particolare della schizofrenia. E’ il risultato di una importante ricerca svedese basata su uno studio di follow-up con una durata di 35 anni, che ha valutato come varia il rischio di disturbi psicotici tra coloro che hanno fatto uso o meno di cannabis. Lo comunica, in una nota, il Dipartimento Politiche Antidroga.
Mangiare poco non basta per vivere più a lungo. E’ dimostrato che la restrizione calorica può rallentare la comparsa di patologie correlate con l’invecchiamento ed allungare la vita. Ma se alla dieta non si abbina il movimento lo sforzo potrebbe essere vano. Lo sostengono i ricercatori del Buck Institute for research on aging di Novato, in California, con un esperimento condotto sui moscerini della frutta e pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista Cell Metabolism.
Sono positivi i risultati della sperimentazione di fase I di un nuovo vaccino antitumorale, chiamato Tspp, testato per il cancro al colon e al polmone. Lo studio, spiega l’Aou di Siena, è stato condotto al policlinico senese Santa Maria alle Scotte dalla microbiologa Maria Grazia Cusi e dall’oncologo Pierpaolo Correale, con la collaborazione della Farmacia ospedaliera. Obiettivo principale di questa fase era ”testare la tossicità e, conseguentemente, l’attività immunobiologica del Tspp che agisce su un enzima importante per la vita delle cellule tumorali”.
Nella donna, così come negli altri mammiferi, la produzione di ovuli si arresta subito alla nascita. A confermare con i dati le convinzioni che alcuni studi avevano messo in crisi, è la prima osservazione diretta della storia delle ovaie fatta attraverso la proteina Ddx4, prodotta dalle cellule staminali degli ovuli.
Indipendentemente dai chili presi o persi non ci sono dubbi che rinunciare al fumo fa bene. Smettere di fumare a 40 anni permette di guadagnare nove anni di vita. Il tabacco è del resto la principale causa di morte prematura nel mondo con 5,1 milioni di vittime ogni anno, secondo i dati dell’OMS.
Un ormone con proprietà anti-diabetiche potrebbe ridurre i sintomi della depressione. La ricerca è stata effettuata sui topolini di laboratorio da parte di studiosi dello University of Texas Health Science Center di San Antonio, e pubblicata sulla rivista “Proceedings
of the National Academy of Sciences”.
Uno studio pubblicato sulla rivista “Journal of Adolescent Health” indica, per la prima volta, che non c’è un nesso evidente fra depressione e quantità di tempo spesa su Facebook e altri social network simili. La ricerca è opera della University of Wisconsin School of Medicine and Public Health.
Le etichette dei farmaci hanno bisogno di importanti revisioni per catturare l’attenzione dei pazienti che molto spesso ignorano le avvertenze circa la loro efficacia e salute. Questi sono, in estrema sintesi, i risultati dello studio della Michigan State University pubblicato sulla rivista ”PLoS ONE”. A maggior rischio sono soprattutto i pazienti più anziani, dei quali non viene catturata l’attenzione, creando un grande gap di comunicazione e informazione.
Gli studiosi rivelano come il melanoma, tumore maligno molto aggressivo, sia in grado di sfuggire al controllo del sistema immunitario e in particolare delle cellule Natural killer.
Sviluppata marijuana a scopo medico che allevia i sintomi di alcune malattie senza far provare al paziente gli effetti psicotici della sostanza. La ricerca proviene dalla Hebrew University di Gerusalemme. La cannabis è costituita per oltre il 60 per cento dai cannabinoidi.
Un team di dentisti e scienziati della Newcastle University sta sviluppando un nuovo prodotto da un microbo marino per proteggere protesi dentarie, denti e gengive dai batteri presenti nella bocca. Il prodotto utilizzerà un enzima isolato dal batterio marino Bacillus licheniformis che si trova sulla superficie delle alghe.
Una semplice analisi del sangue potrebbe presto sostituire un test invasivo come l’amniocentesi per le diagnosi prenatali. Come si legge sulla rivista ”Nature”, gli scienziati della Stanford University hanno mostrato che un semplice test ematico potrà individuare quelle eventuali mutazioni del feto che sono alla base di circa 3 mila disordini ereditari, come la fibrosi cistica. Inoltre, con la nuova procedura non sarà più necessario il Dna del padre.
La carenza della giusta illuminazione solare può portare a scompensi nell’equilibrio ormonale e problemi di sonno, che alla lunga possono portare a depressione e altri problemi psicologici.
Il dolore cronico dipende da quanto comunicano fra loro due specifiche aree cerebrali. Lo studio della Northwestern Medicine è stato pubblicato su “Nature Neuroscience”. E’ la prima volta che si mostra che il dolore cronico può essere predetto da alcuni cambiamenti cerebrali.
Le infiammazioni croniche possono predisporre il cervello all’Alzheimer. La ricerca dell’Università di Zurigo è stata pubblicata sulla rivista “Journal of Neuroinflammation”. Gli scienziati hanno studiato il modo in cui cambiamenti nel sistema immunitario, simili a
quelli che si registrano quando c’è una grave infezione virale, possono avere effetti sullo sviluppo dell’Alzheimer nei topi.
Il caffè aiuta a scongiurare una delle forme più diffuse di cancro alla pelle. La ricerca della Harvard Medical School in Boston è stata pubblicata sulla rivista ‘Cancer Research’. “I nostri risultati indicano che più caffè non decaffeinato si consuma, minori sono le probabilità di sviluppare un carcinoma a cellule basali”, ha spiegato Jiali Han, che ha condotto lo studio.
I tumori appaiono legati all’età, manifestandosi molto più frequentemente nelle persone anziane rispetto ai giovani. La ragione di questa tendenza è stata rivelata da uno studio dello University of Colorado Cancer Center pubblicato sulla rivista Oncogene. La ricerca spiega che sono le caratteristiche mutevoli dei tessuti in età avanzata a promuovere una maggiore incidenza del cancro nei pazienti anziani. “Invecchiando si allenta l’efficacia […]
Una nuova tecnologia di luce focalizzata potrebbe aprire la strada a chirurgia laser che lascia la pelle intatta. I ricercatori del California Institute of Technology sono riusciti infatti a focalizzare la luce dentro un tessuto biologico alla profondità di 2,5 millimetri, battendo il record precedente di 1 millimetro.
L’epatite D, negli Stati Uniti, si potrà curare con interferone iniettato tramite un sistema di rilascio automatico del farmaco. La tecnologia Biopump di Medgenics ha ottenuto la designazione di farmaco orfano da parte della Food and Drug Administration, l’organo governativo per il controllo della sicurezza dei farmaci e dei cibi, per il trattamento dell’epatite D.