Allattamento al seno
Al via la settimana mondiale Unicef

di oggisalute | 2 agosto 2013 | pubblicato in Attualità,Prevenzione
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E’ una pratica sulla quale l’Unicef sta focalizzando l’attenzione perchè è la più economica ed efficace per salvare la vita dei bambini. Parliamo dell’allattamento al seno di cui in questi giorni prende il via la settimana mondiale.

Meno della metà dei bambini di età inferiore ai 6 mesi beneficia di questa pratica. Secondo i dati dell’Unicef, infatti, solo il 39 per cento dei bambini di età inferiore ai 6 mesi è stato allattato esclusivamente al seno.

Questo dato, a livello mondiale, è migliorato di poco negli ultimi vent’anni, in parte a causa dei grandi paesi in cui il tasso delle madri che allattano esclusivamente al seno è basso, in parte per la mancanza generale di un ambiente di supporto a questa pratica.

I bambini che sono stati allattati esclusivamente al seno hanno 14 volte in più probabilità di sopravvivere durante i primi sei mesi di vita rispetto agli altri bambini.
L’allattamento al seno dal primo giorno di vita riduce il rischio di morti neonatali fino al 45 per cento.

“Non esistono – dice Geeta Rao Gupta, vicedirettore generale dell’Unicef – altre singole azioni che abbiano un impatto così alto per la salute dei bambini e delle madri e costi così bassi per i governi come l’allattamento al seno. L’allattamento al seno è ‘una prima vaccinazione’ ed è il modo più efficace e meno costoso per salvare la vita dei bambini, soprattutto per i più poveri e per quelli che si trovano in posti in cui il latte in polvere ha costi alti e rischia di essere contaminato da acqua di scarsa qualità”.

L’allattamento al seno è importante anche per le abilità dei bambini nell’apprendimento e aiuta a prevenire l’obesità e malattie croniche.

Diversamente dai benefici per i più piccoli, le madri che adottano questa pratica hanno meno probabilità di rimanere incinte nei sei mesi successivi al parto, hanno un recupero fisico più veloce e tornano in minor tempo al peso pre-gravidanza. I dati mostrano anche un minor numero di casi di depressione post parto e minori rischi di cancro alle ovaie e al seno durante l’arco di vita delle madri.

“In Italia – ricorda il presidente dell’Unicef Italia, Giacomo Guerrera – sono stati circa 22.500 i bambini partoriti nei 22 Ospedali Amici dei Bambini nel corso del 2012. Mentre più di 15.400 sono nati nelle 2 comunità Amiche dei Bambini, dove è possibile usufruire dei consultori familiari e degli altri servizi sanitari territoriali Amici dei Bambini di zona”.

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