I giovani parkinsoniani sperimentano la boxe
L’evento ‘Corpo, ritmo e movimento’ ha rappresentato una prima occasione di confronto e dibattito, dove ciascuno ha potuto condividere la propria esperienza personale in massima libertà, coordinati dalla presidente dell’A.I.G.P., Claudia Milani, oltre che da terapeuti e neurologi intervenuti.
Per rendere concreta l’esperienza di Rock Steady Boxing Tiberio Roda e Paola Roncareggi hanno voluto coinvolgere i pugili che da mesi seguono il programma di boxe senza contatto contro il Parkinson in questa trasferta, dando vita a un momento di sport e condivisione. L’attività è stata aperta anche agli amici dell’A.I.G.P. di Milano, che hanno potuto provare alcuni esercizi, assistiti dai due coach comaschi, unici in Europa accreditati a diffondere questa metodologia, nata nel 2006 a Indianapolis grazie all’intuizione del procuratore legale Scott C. Newman.
L’importanza di coordinare corpo e mente in una serie progressiva di movimenti finalizzati ha reso chiaro l’approccio di Rock Steady Boxing ed è stato oggetto di un confronto successivo sul valore del movimento per migliorare la qualità della vita dei parkinsoniani. La condivisione del tema e la volontà discuterne con altre persone, colpite dallo stesso problema, è stato un ulteriore punto di contatto tra l’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani e l’associazione sportiva comasca.
‘Si dice che l’attività fisica faccia molto bene alle persone con Parkinson’ commenta Claudia Milani, presidente A.I.G.P. ‘Incontrare Tiberio e Paola è stato questo ma non solo: insieme riescono a trasmettere, oltre al movimento, una forza e un entusiasmo nella voglia di condividere questo percorso, che non è poco. Niente è per caso: spero che sia l’inizio di una esperienza comune. A.I.G.P. cerca di essere cassa di risonanza di forme diverse di vivere il Parkinson: crediamo che questo metodo possa aprire le porte a persone giovani che insieme ai loro famigliari, figli e amici possono affrontare una malattia cronica come il Parkinson’.
Tiberio Roda, fondatore di Rock Steady Boxing Como Lake, aggiunge: ‘Un sincero grazie a Claudia Milani e Paola Roncareggi che hanno organizzato il primo incontro tra l’Associazione italiana dei Giovani Parkinsoniani e Rock Steady Boxing Como Lake Italy. E’ stata l’occasione per condividere l’attività fisica di boxe senza contatto, che è il sistema messo a punto negli USA per combattere i sintomi della malattia di Parkinson. La soddisfazione e l’interesse dei partecipanti ci fa sperare che possiamo davvero sviluppare anche in Italia altri centri RSB come il nostro, primo e al momento unico in Europa’.