“I punti deboli del sesso forte”
Novembre, il mese della salute maschile

di oggisalute | 1 novembre 2013 | pubblicato in Prevenzione
muscoli

Gli uomini vanno meno dal medico rispetto alle donne, ricorrono mediamente meno ai farmaci e ai vaccini. Insomma, la propria salute diventa un optional, qualcosa di accessorio di cui pare superfluo preoccuparsi, se non costretti dall’esordio di una malattia invalidante. La prevenzione, in poche parole, è il loro punto debole. Anche le informazioni sui rischi che corrono e sui consigli da adottare sono scarse, forse proprio perché ce n’è una minore domanda.

Per questa ragione, la fondazione ProAdamo inaugura a Milano la seconda edizione della campagna “Mese della salute maschile“. Dopo il riscontro favorevole dell’anno scorso, si rinnova l’iniziativa a favore della ricerca scientifica sulle patologie oncologiche maschili, in particolare il tumore della prostata. Si tratta di una patologia con una alta incidenza nella popolazione italiana, con più di 42.000 nuovi casi diagnosticati nel 2012, secondo i dati dei ricercatori dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e dell’Associazione italiana dei registri tumori (Airtum), pubblicati nel numero monografico di Tumori pochi giorni fa.

Una delle neoplasie più diagnosticate, quindi, che può e deve essere affrontata con un approccio serio, integrato e attento al paziente, ma che si può sempre più prevenire grazie ai controlli periodici e alle diagnosi precoci. Grazie quindi a un cambiamento nella cultura della salute da parte dell’uomo. Sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare, la strada per parlare di salute dell’uomo, senza paura e tabù, è iniziata.

Quello che è un tema spesso ignorato, viene messo in primo piano e promosso con un linguaggio chiaro, con un messaggio che parla soprattutto di prevenzione: uno stile di vita sano, i controlli periodici, che devono diventare un gesto naturale e spontaneo. Semplici consigli per la prevenzione sono contenuti nell’opuscolo “I punti deboli del sesso forte”, disponibile gratuitamente in tutte le farmacie di Milano nella settimana dal 4 al 10 novembre, grazie a una collaborazione con l’Associazione Lombarda titolari di farmacia.

Eventi e manifestazioni sportive e ludiche e la diffusione su differenti mezzi di comunicazione accompagneranno questo mese a tema, con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca, scientifica e clinica, per sviluppare nuovi metodi di diagnosi e terapia per i pazienti affetti da tumore della prostata e altre patologie oncologiche urogenitali maschili.

Le visite andrologiche dovrebbero essere la normalità anche per i più giovani: si calcola che solo il 5 per cento dei ragazzi sotto i 20 anni sia stato dall’andrologo, contro il 40 per cento delle coetanee che si è invece recato almeno una volta dal ginecologo. Fin quando c’era il servizio militare obbligatorio tutti i ragazzi ricevevano almeno una visita andrologica, oggi la situazione è diversa. Bisognerebbe fare la prima visita già nell’infanzia, per riscontrare eventuali anomalie degli organi sessuali. Durante la pubertà, poi, un andrologo può aiutare i ragazzi a risolvere alcuni dubbi e preoccupazioni oltre che verificare il corretto sviluppo degli organi genitali, in particolare l’eventuale ma purtroppo frequente presenza di varicocele, che può avere ricadute future sulla fertilità dell’uomo.

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