Il racconto tra psicologia e pratica giudiziaria: incontro con Carofiglio

di oggisalute | 30 maggio 2015 | pubblicato in Attualità
carofiglio

Tutto esaurito a Milano per il secondo incontro in programma di ‘Fuori EXPO-OPL’, iniziativa organizzata dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia con l’obiettivo di portare in una “cattedra cittadina” personaggi, ma soprattutto argomenti, di forte interesse sociale e professionale.

Di altissimo livello l’incontro di venerdì scorso, quando Massimo Cirri ha duettato con l’ex magistrato Gianrico Carofiglio sulla tematica del ‘racconto’, esplorando le diverse sfaccettature legate alla narrazione e ai risvolti del raccontare e raccontarsi.

“Chi ascolta un racconto, come chi legge un libro – ha sottolineato Carofiglio – deve essere capace di interpretare gli ‘spazi vuoti’ della narrazione, dove spesso si nascondono importanti chiavi di lettura fondamentali per l’interpretazione della storia stessa”. Alla luce dell’esperienza diretta maturata sul campo nel lavoro da magistrato, lo scrittore ha chiarito quanta importanza possa assumere la corretta interpretazione in questo senso di un dialogo. Tanti gli aneddoti e inaspettatamente numerosi i punti di contatto con il lavoro dello psicologo: mestieri differenti dove la funzione di ascolto e l’interpretazione delle storie assumono un ruolo centrale di fondamentale importanza per il soggetto e per la pratica professionale.

Si è infine discusso dei rischi legati a chi, per mestiere, ascolta ed interpreta la narrazione. Come afferma lo stesso Carofiglio: “chi maneggia le storie, e quindi la mente, deve sapere di avere in mano una pistola carica”. In questo senso è stato messo in evidenza da entrambi i relatori il rischio dell’autoreferenzialità, della troppa sicurezza di sé in un ambito dove è fondamentale sapersi continuamente rimettere in gioco e saper riconoscere i propri errori.  Riuscire a rileggere il proprio ascolto e riuscire ad osservare lo stesso elemento da un’angolazione diversa rappresentano le chiavi di una maturità professionale ma anche e soprattutto di una maturità civile e relazionale cui ognuno dovrebbe ispirarsi.

Ennesimo incontro ricco di spunti quindi, sia per i professionisti che per i cittadini, dove la capacità di tradurre in maniera semplice e chiara alcuni concetti cardine della psicologia diviene lezione di tecnica e di vita.

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