“Non bruciarti il futuro”, riparte il tour dei medici contro il fumo
Dopo il grande successo della prima edizione riparte il tour degli oncologi e pneumologi italiani “Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro”. L’iniziativa è promossa da Walce Onlus (Women Against Lung Cancer in Europe), l’associazione europea dedita ai pazienti affetti da tumori toracici, e viene presentata il 26 aprile all’Istituto Oncologico Veneto (IOV) IRCCS di Padova. La campagna ha l’obiettivo di combattere il tabagismo e sensibilizzare tutta la popolazione sui rischi per la salute derivati da questa pratica. Prenderà il via il 14 e 15 maggio da Padova, unica tappa del Nord Italia. Nella centrale Piazza Cavour sarà posizionato un tunnel a forma di sigaretta gigante, lungo 14 metri e alto 3, all’interno del quale è previsto un percorso di conoscenza a tappe sui pericoli del fumo. Sarà inoltre possibile parlare con un medico specialista in malattie dell’apparato respiratorio e ricevere opuscoli e altro materiale informativo.
«Dire addio alle sigarette non è una missione impossibile – afferma Silvia Novello, presidente di Walce e docente nel Dipartimento di Oncologia Polmonare all’Università di Torino – Per iniziare bisogna prendere coscienza della loro grandissima pericolosità. Ogni anno solo il cancro del polmone provoca in Italia oltre 33.000 decessi. Il consumo di “bionde” e di altri prodotti a base di tabacco è il principale fattore di rischio che favorisce l’insorgenza della malattia. Con questa nostra iniziativa vogliamo informare e mettere in guardia i cittadini di tutte le fasce d’età e anche le istituzioni. Nonostante le leggi, sempre più restrittive, nel nostro Paese ancora un italiano su cinque fuma regolarmente».
Anche l’Istituto Oncologico Veneto (IOV) IRCCS ha deciso di partecipare alla tappa padovana dell’iniziativa nell’ambito del programma della Regione Veneto per la campagna di screening di prevenzione. «Lo IOV ha deciso di sostenere la campagna di WALCE sia perché la prevenzione rientra tra le finalità dell’Istituto sia alla luce dell’interesse che l’iniziativa ha suscitato l’anno scorso – spiega la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’Istituto Oncologico Veneto (IOV) IRCCS – Nel 2015, infatti, la tappa padovana della campagna è stata quella che ha fatto registrare il maggior numero di accessi, oltre settecento, alla “sigaretta gigante”, superiori addirittura a quelli avuti in grandi città come Roma e Milano. Tale riscontro ci ha detto che nella popolazione, in particolare tra i giovani e i giovanissimi, c’è un forte desiderio di essere informati sui rischi per la propria salute, nel caso specifico quelli derivanti dal fumo, ed era nostro dovere contribuire a dare una risposta qualificata a queste domande».