Opportunità di lavoro all’estero per infermieri italiani: solo regolari contratti, no stage
di oggisalute | 20 marzo 2014 | pubblicato in Lavoro
Your first Eures job (YfEj) è una iniziativa comunitaria, lanciata nel 2012, mirata alla mobilità lavorativa con l’obiettivo di aiutare i giovani nella ricerca di lavoro e sostenere le imprese nel reclutare lavoratori tra 18 ai 30 anni, cittadini di uno dei 27 paesi dell’Ue. È stata così creata una piattaforma informatica che raccoglie e confronta i curricula dei ragazzi, di qualsiasi paese europeo, alle necessità delle aziende registrate al servizio, facendo incontrare efficacemente ed efficientemente domanda e offerta.
Dopo la positiva fase di avvio, il programma si sta ponendo obiettivi sempre più ambiziosi, svolgendo funzioni di recruitment di portata sempre più ampia. In particolare, in questo periodo stiamo gestendo un’importante selezione per giovani infermieri italiani destinati ad ospedali pubblici e strutture sanitarie private inglesi, con contratti a lungo termine. Infatti, l’ottima formazione professionale italiana e la carenza di profili di questo tipo nel panorama europeo rendono molto appetibili le figure sanitarie nostrane.
Per i laureati in scienze infermieristiche che non abbiano ancora compiuto 31 anni si apre la concreta opportunità di maturare una preziosa esperienza professionale. I giovani interessati, che abbiano una competenza in lingua inglese di livello B1, possono candidarsi scrivendoci all’indirizzo eures.employer@provincia.roma.
Il programma, oltre a svolgere funzioni di selezione del personale, offre anche dei contributi finanziari europei. I benefici a cui il giovane in cerca di occupazione può avere accesso sono due: il primo per sostenere le spese di viaggio per il colloquio di lavoro (300 euro se la distanza tra il luogo di residenza e quello del colloquio supera i 500 km, 200 euro se inferiore), e il secondo, soltanto nel caso il colloquio abbia un esito positivo, per le spese di trasferimento (tra i 600 e i 1.200 euro, a seconda del costo della vita nel Paese in cui ci si trasferisce). Inoltre, se l’azienda che assume, con un regolare contratto di almeno sei mesi (né tirocini né stage) è piccola-media (con meno di 250 dipendenti), anch’essa beneficerà di un contributo per coprire i costi di formazione del neoassunto. Questa fase di training è spesso orientata ad arricchire le competenze linguistiche del giovane e coprirne eventuali lacune.
Per partecipare è necessario che le due parti (azienda e giovane) siano registrate sulla piattaforma (www.yourfirsteuresjob.
