Troppi acidi nel corpo: ecco come prolificano i tumori
Quando il corpo cerca di disfarsi degli acidi attraverso la pelle si verificano eczemi, acne, foruncoli, oppure nel tessuto connettivo si verificano cefalee, crampi muscolari, dolori, edemi, infiammazioni. Tutti i sintomi cronici sono collegati all’impossibilità di eliminare gli acidi.
Quando i residui acidi si accumulano nel corpo ed entrano nel flusso sanguigno, il sistema circolatorio cercherà di liberarsene sotto forma gassosa (attraverso i polmoni) o liquida (attraverso i reni). Se ci sono troppi rifiuti acidi da gestire, essi si depositano negli organi (cuore, pancreas, fegato, intestino) o nei tessuti grassi, formando polipi, cisti, calcoli acidi, verruche, noduli, fibromi, ritenzione idrica, tumori.
Questo processo di demolizione dei residui acidi è l’invecchiamento, che conduce alla fine alle malattie degenerative ed ai tumori. Tutto ciò è provocato dagli acidi alimentari, che derivano da ciò che mangiamo e da ciò che beviamo, dagli acidi metabolici, creati dal nostro organismo in seguito alla trasformazione in energia di quanto introduciamo con gli alimenti e con l’acqua, e da quelli ambientali che provengono da ciò che ci circonda (gas di scarico, sostanze chimiche, coloranti, conservanti e pesticidi).
Nel nostro organismo esistono miliardi e miliardi di batteri e di funghi che svolgono funzioni fondamentali per la nostra vita; essi, se messi in condizioni di replicarsi grazie al terreno acido del nostro corpo, proliferano fino a creare situazioni patologiche gravi, anche in seguito alle scorie metaboliche che da essi stessi sono prodotte e che sono residui acidi scaricati nella circolazione sanguigna o all’interno delle cellule.
I batteri e i funghi in replicazione sono proprio la manifestazione di un ambiente interno compromesso, causato da un’acidità cronica. Per invertire la situazione occorre creare un ambiente interno alcalino, che non sostenga lo sviluppo dei microrganismi. Quando il corpo, infatti, passa dall’acidità all’alcalinità, batteri e funghi bloccano la loro crescita e ritornano a svolgere la loro funzione fisiologica.
Per comprendere l’importanza di mantenere alcalino l’ambiente del nostro corpo basta ricordare che sono alcalini sia il mare, dal quale si è sviluppata la vita sulla Terra, che il liquido amniotico nel quale eravamo immersi durante la gestazione. Se paragonassimo il nostro corpo ad un acquario, e le nostre cellule a pesci immersi in un fluido che trasporta il cibo e rimuove le scorie, non penseremo mai di sporcare l’acqua del nostro acquario con sostanze tossiche di ogni genere, come sostanze tossiche o cibi acidi.
Avendolo fatto da anni, è arrivato il momento di risolvere definitivamente il problema. Cambiare l’acqua. Dobbiamo ripulire il nostro ambiente interno. I cibi di origine animale, quali carne, pesce, uova, latticini, i cibi raffinati, i prodotti lievitati, i cereali, i dolcificanti artificiali, lo zucchero, l’alcool, il caffè, il tè nero, le bibite gassate sono tutti acidificanti.
Invece i vegetali crudi sono alcalinizzanti, specie quelli verdi, che sono i cibi con minore contenuto calorico e zuccherino e con maggiore potere nutritivo. Lo sono anche la frutta non dolce, il limone, il pompelmo, le noci e i cereali germogliati. Alcuni cereali come il farro, il grano saraceno e il miglio sono poco acidificanti.
Tutti gli ortaggi sono incredibilmente ricchi di sostanze nutritive e di antiossidanti, forniscono tutte le vitamine, i minerali micronutrienti che ci occorrono. Anche gli acidi polinsaturi contenuti in pesce, frutta e ortaggi sono importanti per il nostro corpo e la loro assenza nell’alimentazione arreca carenza nutrizionali e conseguente degenerazione. Essi vengono anche definiti Age (Acidi Grassi Essenziali), rafforzano le membrane cellulari e la parete dei vasi sanguigni, sono alcalini e neutralizzano gli acidi introdotti nella dieta e in seguito all’attività metabolica. Anche l’olio di oliva contiene Age, usati per l’energia cellulare.
Gli Age rafforzano le difese immunitarie, lubrificano le articolazioni, isolano il corpo contro le perdite di calore, forniscono energia, entrano nella produzione delle prostaglandine (che proteggono contro le malattie cardiache, l’ictus, l’ipertensione, l’arteriosclerosi, le trombosi). Inoltre aiutano a migliorare l’artrite, l’asma, la sindrome premestruale e le allergie.
Sappiamo che l’effetto finale più grave dell’acidosi è proprio il tumore. Ci sono due fattori sempre presenti quando c’è un tumore, indipendentemente dal tipo: un pH acido e la mancanza di ossigeno, definita “ipossia”. Questa è stata la grande scoperta di Otto Warburg, premio Nobel per la Medicina nel 1931. I malati terminali di tumore sono in genere 1000 volte più “acidi” delle persone sane, hanno un valore di pH del sangue molto basso perché in carenza di ossigeno il glucosio si trasforma in acido lattico, e questo abbassa il pH cellulare da 7,3 fino a 6 o meno.
I tumori non riescono a mantenersi in un ambiente ricco di ossigeno e con un pH superiore a 7,4; infatti ad un pH di 8,5 nei tessuti connettivali le cellule tumorali muoiono mentre le cellule sane sopravvivono. Il livello del pH dei nostri fluidi interni incide su ogni cellula del corpo e l’intero processo metabolico dipende da un ambiente alcalino. L’iperacidità cronica corrode i tessuti ed arriva ad interrompere tutte le funzioni cellulari perché interferisce con la vita stessa.
Fra tutti gli equilibri che il corpo umano si sforza di ottenere il più importante è proprio quello acido-alcalino. Il corpo umano è stato concepito per essere alcalino e farà di tutto per conservarsi lievemente alcalino, ma tutte le funzioni corporee producono effetti acidi perché il corpo è alcalino nella struttura e acido nella funzione.
Questo significa che il corpo ha bisogno di carburante alcalino (frutta e verdura), mentre gli acidi sono il sottoprodotto di tutta l’attività metabolica; se a tale attività si aggiunge un enorme disordine alimentare, si verifica la massiva iperacidificazione di cellule, tessuti, organi e infine del sangue, aprendo le porte alle patologie croniche.
Quando il sangue si trova di fronte ad un eccesso di acido comincia ad estrarre i minerali alcalini dai nostri tessuti per controbilanciarlo; se ce ne sono quantità insufficienti nella dieta o nelle riserve corporee potrebbero essere sottratti al sangue (in questo caso si parla di ioni sodio e potassio), alle ossa e alle cartilagini (ione calcio), o ai muscoli (ione magnesio), dove appunto questi elementi sono necessari.
Se il sovraccarico di acido oltrepassa l’acidità sanguigna, l’acido in eccesso viene scaricato nei tessuti come deposito. Successivamente il sistema linfatico deve neutralizzare ciò che può, ma se esso è sovraccarico e i suoi vasi non drenano correttamente, l’acido si accumula nel tessuto connettivo.
Inoltre nella linfa liberare i tessuti dall’acido significa riscaricarlo nel sangue. In tal modo si innesca un circolo vizioso di prelevamento di minerali ancora alcalini con un ulteriore sovraccarico degli organi filtro, che sono il fegato e i reni. I più frequenti malesseri acuti o ricorrenti derivano dalla mobilizzazione di minerali alcalini nel tentativo di evitare la distruzione delle cellule, oppure di permettere la disintossicazione del corpo.
Francesco Oliviero, laureato in Medicina e Chirurgia nel 1984 presso l’Università degli Studi di Firenze, è specialista in Psichiatria e in Pneumologia. Dal 1977 al 2000 ha prestato servizio permanente effettivo come Ufficiale Medico presso il Corpo di Sanità dell’Esercito Italiano negli Ospedali Militari di Firenze, Caserta e Palermo. Dal 1989 ha iniziato un percorso della Medicina non convenzionale (MNC), occupandosi di Omeopatia, Omotossicologia, Agopuntura, Elettroagopuntura secondo Voll, Medicina Tradizionale Cinese, Medicina Bioenergetica, Medicina Quantistica. Info: www.francescooliviero.it.
Buonasera Dottore, pienamente d’accordo con quanto stiamo divulgando in Italia attraverso un team di medici scienziati russi che promuovono da anni il “Concetto della Salute” secondo il quale, una volta alcalinizzati i fluidi corporei bevendo un acqua a ph 9/ 9,5, vanno a purificare tutti i sistemi escretori da tutte le fasi di intossicazione, debellando funghi, batteri e parassiti e anche tutto il muco prodotto da queste forme parassitarie e fungogene.
Mi permetto di mandarLe un invito ad una serata di approfondimento relativa alle suddette tematiche
MILANO
Lunedì 27 aprile 2015
Ore 20.00-22.30
Gentile Dottore / Dottoressa,
Il dinamico sviluppo che sta interessando la nostra “Azienda” rende necessaria la ricerca e coinvolgimento di studi medici e altre strutture per la diagnostica e la costruzione di protocolli di lavoro,che possano permetterci di promuovere insieme lo sviluppo del nostro progetto “Ambiente e Salute”.
Sappiamo tutti oggi quanto è inquinato il nostro Pianeta Terra e questo processo causato dall’uomo nel tempo ha portato a varie patologie sia su base nutrizionale sia per gli effetti da inquinamento industriale che quello ambientale.
La storia della nostra azienda “CORAL CLUB INTERNATIONAL”iniziò proprio da un sogno del presidente LenoidLapp, quello di approfondire lo studio sulla prevenzione, benessere e dello stare bene in armonia con quanto offerto in natura esaltando i benefici dell’ACQUA bene primario per tutti gli esseri viventi.
La partenza è datata 1997 con i primi approcci e contatti con la scienza medica e in primis con l’Università di Odessa facoltà di Medicina e Chirurgia, dove si sviluppò il primo passo del “Concetto di Salute”. Nel crescendo degli anni viene affinata la ricerca Endocrinologica, Cardiologica Vascolare, Cellulare, fino a concentrare le risorse sulle patologie causate dai parassiti.
Oggi in Italia, in collaborazione con i professionisti Russi, intendiamo approfondire e proporre lavori scientifici, atti ad educare, prevenire, cambiare e aiutare uno stile di vita sano; sia per noi stessi che per gli altri, non è solo una opportunità di Business, ma una missione sociale.
E’ nostro desiderio invitarla a partecipare al nostro progetto“Concetto Salute”, come da tempo hanno già fatto i nostri collaboratori e colleghi Medici, Farmacisti, Paramedici, Naturopati ed anche Centri Diagnostici, Centri Sportivi Agonistici ed Associazioni Culturali Italiani aderendo sin dal 2008.
A questo scopo, abbiamo il piacere di averla ospite alla serata del 27 aprile 2015 dove verrà trattato il tema:
IL CONCETTO DELLA SALUTE COME CRITERIO DI OMEOSTASI
E
METODICHE DI VALUTAZIONE DELLO STRESS OSSIDATIVO E DELLO STATO DI INTOSSICAZIONE CRONICA
Programma:
20.00 – 21.00 NATUROPATA MARIELA IVANOVA:
1.“ Concetto della salute “
2.” Il test attraverso Il microscopio in campo oscuro correlato all’equilibrio acido-basico”
21.00 – 21.50 DOTT. ROBERTO CACCIAMANI:
“ Analizzatore quantistico per la valutazione dello stato di disidratazione ed intossicazione del paziente “
21.50 – 22.30 DOTT.SSA RITA VISCOVO:
“ Analisi ematochimiche per diagnosi e valutazione di stress ossidativo e chelazione. Parassitosi, infezioni batteriche e virali “
L’evento avrà luogo in Via U. Dini 6 Milano MM Abbiategrasso
(Presso SmartForm Ente accreditato alla Formazione in Regione Lombardia. )
INGRESSO GRATUITO
Per un fattore organizzativo la invitiamo a confermarci la sua partecipazione al
numero 3492677200.
Buon giorno Dr. Oliviero,
Complimenti per il suo articolo!!!
Sono totalmente d’accordo su quanto da lei scritto. In effetti noi siamo il risultato di quello che mangiamo e beviamo, e l’acidosi metabolica è la causa di almeno l’ 80% delle ns malattie.
Io lavoro per un azienda che si occupa di salute e benessere, un azienda italiana che ha inserito nel mercato una macchina ( ionizzatore )
Per la produzione di acqua alcalina, la quale è stata installata di recente in alcuni importanti ospedali italiani.
Chiunque volesse approfondire l’argomento mi può contattare via mail: filippo.dalpian66@gmail.com
Cordiali saluti
Consiglio oltre alla dieta consigliata dal Dottore anche il Guna Basic: un eccellente alcalinizzante del tutto naturale
teorie senza alcun fondamento sperimentale. La prego di indicare riferimenti scientifici su riviste peer-review che confermino quanto da lei affermato.
Grazie Francesco Oliviero , articolo dettagliato , chiaro e semplice . Ho letto l’articolo con molto piacere , ma il piacere più grande e che finalmente si divulga questa conoscenza . In tutti questi anni “ne sono “trenta ” ho cercato di trasmettere questo concetto a mio modo ovviamente … Essendo un estetista .. A tutti i miei clienti e che oggi alcuni mi ringraziano Grz, per concetto molto difficile da capire e seguire . Ringrazio la mia azienda “integree ” , pioniera sull’articolo che già trent’anni fa ci ha trasmesso e non solo questo . Non avendo una laurea la considerazione e sempre sminuita rispetto ad un medico con tanto di cappello . Compimenti per l’articolo , spero che questo link viene girato il più possibile .
salve, ho letto molto di ciò descritto sopra e la mia eterna domanda è : potrò mai “guarire ” l’artrosi che mi sta divorando le cartilagini con conseguenti ernie discali alla colonna ?. la sto curando da 30 anni ! con medicine , fisioterapia , nuoto e altro….da 5 anni ho iniziato il percorso alimentare seguendo varie giornate con l’ass. oltre il diabete, be4eat Campbell e ho letto molti libri…ho diabete tipo 2 ….non ne vengo fuori.
cosa posso fare ?
cerca sul web dott mozzi su you tube, elimina fruttosio glutine e latticni ti passa tutto!!!!!!!!!!
Compra il libro del prof. Marco Lanzetta, medico chirurgo di fama internazionale , il titolo è:
VIVERE SENZA ARTROSI- ED. TECNICHE NUOVE
lì troverai la dieta
Via tutti i cibi acidificanti
Cibi infiammatori: zucchero, alimenti industriali, carne,, i fritti, formaggi, grassi idrogenati, latte e burro,, farine non integrali, il sale.
Puoi provare una visita alla clinica Nazionale artrosi/artrite
Il Prof Lanzetta cura molto la prevenzione alimentare e l’esrcizio fisico- Sì a integratori naturali antinfiammatori come la boswellia, la curcuma ecc
Grazie, dottor Francesco Oliviero! Farò tesoro delle sue indicazioni. Cercherò anche le tabelle dove siano elencati i cibi basici e quelli acidi, per poterle consultare finchè non riuscirò a memorizzarle. Saluti, Giovanna