Aggressioni negli ospedali, sindacati incontrano direttore del Policlinico di Catania
“Insieme a chi lavora quotidianamente a contatto con gli utenti, metteremo in campo gli interventi necessari che possano permettere a tutti gli operatori di lavorare in ambienti sereni e sicuri. Lavoreremo per un nuovo modello organizzativo che possa migliorare il futuro di questa azienda, utilizzando al meglio le risorse a disposizione mantenendo l’attenzione sul pronto soccorso”. È quanto dichiarato da Gianpiero Bonaccorsi direttore dell’Azienda Policlinico-Ospedale Vittorio Emanuele di Catania durante l’incontro con il segretario regionale del coordinamento CNI-FSI Coordinamento Nazionale Infermieri aderente alla Federazione Sindacati Indipendenti e delegato regionale FSI, Calogero Coniglio, sul problema delle aggressioni negli ospedali etnei.
Il sindacato ha così apprezzato l’apertura al dialogo e le parole di attenzione espresse dal direttore nei confronti del “patrimonio” dell’Azienda, costituito dai lavoratori. Le questioni affrontate durante l’incontro hanno riguardato sia le continue aggressioni nei pronto soccorsi sia la carenza degli infermieri negli ospedali.
“Le rassicurazioni che, in tal senso, abbiamo ricevuto – dichiara il segretario regionale del Coordinamento Nazionale Infermieri, Calogero Coniglio – spero diventino realtà affinché possa aversi un vero cambio di ‘direzione’ rispetto alle precedenti politiche di gestione del personale e dopo l’accorpamento tra policlinico universitario e azienda ospedaliera Vittorio Emanuele-Ferrarotto-S.Bambino. Chiaramente, l’essere fiduciosi non ci fa perdere di vista quel necessario pragmatismo che induce ad essere vigili affinché i buoni propositi si traducano correttamente in fatti concreti. Restiamo disponibili a collaborare per un cambiamento costruttivo, se solo è veramente finalizzato al bene dell’azienda e contemporaneamente possa coniugare la tutela, la sicurezza e la valorizzazione professionale ed economica dei lavoratori”.
“Su tutto il direttore ha espresso attenzione ed apertura, ma ha chiesto tempo – conclude Coniglio – . Comprendiamo, ma francamente siamo tutti stanchi di aspettare. Ed attenzione ed aperture devono essere rapidamente trasformate in fatti. Contro le aggressioni e la carenza infermieri, sono state depositate 2 interrogazioni parlamentari al Senato dal senatore Antonio Scavone con riferimento a tutta la regione Sicilia al ministro degli Interni e al ministro della salute, e 1 alla Camera dei deputati contro sempre le aggressioni negli ospedali etnei tramite l’onorevole Giuseppe Berretta. Attendiamo l’incontro con prefetto e questore per discutere sugli interventi da prendere in merito alla sicurezza”.