Alimentazione sana e gusto dopo il trapianto di fegato, lo chef Giuseppe Costa all’Ismett
Nell’ambito dei programmi di educazione alla salute di ISMETT, lo chef stellato Giuseppe Costa ha incontrato i pazienti trapiantati di fegato per parlare di buona alimentazione senza rinunciare al gusto. L’iniziativa, dal titolo “Come conciliare alimentazione sana e gusto dopo il trapianto di fegato”, rientra negli eventi organizzati da “Bollini Rosa” in occasione del Mese per la salute femminile.
“Migliorare lo stile di vita significa ridurre i rischi di malattie future”, ha detto in apertura il dottor Giovanni Vizzini, direttore del Dipartimento di Patologie addominali di ISMETT. “In particolare per chi ha fatto un trapianto di fegato e ha investito molto sulla propria salute. Ma non necessariamente una dieta è solo sacrificio. L’alimentazione sana può essere un piacere del gusto e dell’occhio. Per questo abbiamo chiesto a uno chef giovane e creativo di darci una mano a ribaltare la situazione, riscoprendo il piacere della convivialità”.
A partire dalle 10 raccomandazioni per uno stile di vita sano, ricordate dall’epatologa Adele D’Antoni, Giuseppe Costa ha predisposto un menu composto da antipasto, primo, secondo e dolce. “Piatti semplici, mediterranei, rivisitati con un pizzico di contemporaneità”. Così in diretta ha preparato arancine di couscous ripiene di pesce azzurro e cotte al forno, crema di riso integrale con pasta di acciughe, limone e un piccolo contorno di patate, sgombro a vapore con insalata di pomodoro e orzo perlato su crema di mandorle e verdure croccanti e per finire la nuvola di cassata, piatto forte del suo locale di Terrasini, (“Il Bavaglino”, una stella Michelin). A dimostrazione che la cassata non è troppo dolce: soltanto 100 grammi di zucchero per un chilo di ricotta. “Quella di oggi è un’iniziativa che ho preso particolarmente a cuore”, ha affermato Costa. “Tutto è stato pensato per essere preparato facilmente in un posto non attrezzato per cucinare”. E’ venuto fuori un menu quasi da asporto, finger food che i presenti hanno potuto gustare in diretta. “Tutto sta nella creatività”, ha concluso Giuseppe Costa, “perché un piatto bello, pensato alimenta di più. Fa riflettere, riscoprire la gioia di assaporare, allontanandoci dalla foga del cibo”.