Anaao Assomed: “Il tramonto dei commissari alla sanità”
Dopo la Calabria, la Campania. Dopo Scura anche Polimeni. Tutti contro il commissario: governatori, organizzazioni sindacali, sindaci, medici. “Sorge il dubbio – fa sapere l’Anaao Assomed – che, al di là delle persone, sia sbagliato il metodo. Evidentemente non basta estromettere la poli- tica (peraltro bipartisan) che in vent’anni ha raso al suolo il sistema sanitario delle regioni “cana- glia”, facendo gestire i piani di rientro a “tecnici” nominati dal Governo di turno ed inviati in veste di proconsoli ad applicare la solita ricetta, più tasse, più tagli, più ticket. La stagione dei commissa- riamenti in sanità si avvia al termine, tra polemiche furiose e senza gloria. O era sbagliata la dia- gnosi o è sbagliata la terapia”.
“Il nocciolo del problema è – secondo l’associazione – il livello di sanità che si può/vuole garantire ad un terzo del paese, praticamente desaparecido dalle mappe della sanità pubblica, evitando la desertificazione dei territori e delle risorse umane. Questo il punto su cui sconfiggere l’allergia di gran parte del governo al tema salute, forse più sentito dai cittadini di trivelle e riforma costituzionale”.
“Invece di rifugiarsi in luoghi comuni, – si legge in una nota dell’Anaao Assomend – la politica deve pronunciarsi sulla volontà o meno di garantire i Lea in maniera omogenea, declinando il diritto alla salute allo stesso modo in tutta l’Italia. E di impegnare risorse a garanzia della sostenibilità di un settore in cui l’ampliamento dell’intervento dei privati vede anche la partecipazione dello Stato che scommette contro se stesso, investendo nella sanità privata i soldi dei libretti postali”.