Bimbo diabetico rifiutato dall’asilo, Simdo: “Intervenga il Ministero della Salute”
“Accade in Italia che un bambino di due anni e mezzo, residente in Emilia Romagna, diabetico in terapia insulinica con microinfusore associato a controllo glicemico continuo, non possa essere inserito nella scuola pubblica perché non è stata accolta dai docenti dell’istituto la possibilità di effettuare degli interventi terapeutici per il bambino, nonostante i processi formativi attivati dal dirigente scolastico della scuola di appartenenza, dalle istituzioni sanitarie, dai servizi sociali e dall’amministrazione comunale”. Lo dichiara Vincenzo Provenzano (nella foto), presidente nazionale della Simdo, Società italiana metabolismo diabete obesità, in riferimento alla recente decisione del personale scolastico di un asilo in provincia di Reggio Emilia.
“La tecnologia attuale più avanzata applicata alla terapia insulinica del bambino con diabete Mellito di tipo 1, già utilizzata dal piccolo, – ha scritto Provenzano in una lettera inviata al Ministero della Salute e quello dell’Istruzione – consente riscontro immediato e in tempo reale della glicemia visibile sia ai genitori, anche a casa, sia agli insegnati, con possibile sospensione dell’erogazione dell’insulina in caso di ipoglicemia”.
“La conseguenza più disarmante – prosegue il presidente della Simdo – è che non sia un caso isolato e che l’inserimento dei bambini diabetici a scuola possa essere ostacolato. Eppure lo Stato italiano ha le sue leggi e attraverso dei passaggi formativi all’interno della scuola, con la partecipazione stretta delle istituzioni sanitarie, ha creato degli strumenti applicativi tesi a non discriminare il bambino diabetico nell’inserimento scolastico. Tra questi la Legge 115/87, il Piano nazionale sulla malattia diabetica, il Documento strategico di intervento integrato per l’inserimento del bambino, adolescente, e giovane con diabete in contesti scolastici, educativi, formativi al fine di tutelarne il diritto alla cura, alla salute, all’istruzione e alla migliore qualità di vita”.
“La Simdo – conclude Provenzano – nel condannare tali eventi che aggravano il distress dei bambini con diabete, auspica la creazione di un tavolo tecnico presso il Ministero della Salute affinché vengano risolte le problematiche inerenti l’inserimento dei bambini diabetici a scuola in maniera efficace e sicura”.