“Cities Changing Diabetes”, una sfida al diabete dalle grandi città

di oggisalute | 27 ottobre 2015 | pubblicato in Attualità
diabete

Circa 250 milioni di persone con diabete, due terzi del totale vivono in città e si stima che la percentuale salirà al 70% nel 2035: 350 milioni di persone con diabete rispetto ai 150 milioni che abiteranno fuori dai grandi centri abitati, secondo i dati di International Diabetes Federation (IDF). Pare quindi che le città siano “catalizzatrici” per il diabete: chi si sposta in città ha infatti maggior probabilità di sviluppare la malattia rispetto a chi rimane fuori dai grandi centri. È un dato preoccupante soprattutto se si considera il fatto che, per la prima volta nella storia dell’Umanità, la maggior parte della popolazione vive oggi nelle aree urbane, e le proiezioni stimano un progressivo aumento dei residenti nelle città.

La maggior ricchezza, e di conseguenza i maggiori consumi alimentari, uniti a una vita più sedentaria sono alcune delle possibili spiegazioni a questo fenomeno. È come se la città ‘alimentasse’ il diabete, in maniera lenta ma continua, ed è per questo motivo che proprio dalle città e dallo stile associato alla vita cittadina bisogna partire per concentrare gli sforzi volti ad arginare la pandemia diabete, sempre più gravosa per il nostro sistema sanitario. Questo vuol dire soprattutto fare ‘prevenzione’, infatti l’80% delle malattie croniche, tra cui il diabete, può essere prevenuto seguendo corretti stili di vita.

Da questi presupposti nasce Cities Changing Diabetes, un ambizioso programma volto a far fronte alla sfida che il diabete pone nei grandi centri abitati. Partito da Città del Messico nel 2014, approdato successivamente in Europa, a Copenhagen, e negli USA a Houston farà tappa nelle più importanti città del mondo, tra le quali Roma, che si è candidata a ospitarlo nel 2017. Il progetto è destinato a coinvolgere attivamente le istituzioni delle principali metropoli mondiali nell’analisi delle ragioni alla base della crescita della malattia e nell’individuazione di specifici interventi volti a contrastarne l’avanzata. Infatti la crescita del diabete nei grandi centri urbani non è necessariamente inarrestabile. La collaborazione tra professionisti della salute, esperti del mondo delle attività motorie e sportive, amministratori, urbanisti, il mondo scientifico, le associazioni di pazienti e gli stessi cittadini può trasformare le nostre città e renderle luoghi più adatti, a prova di diabete.

Cities Changing Diabetes è parte del più ampio progetto Changing Diabetes, sostenuto da Novo Nordisk, un progetto internazionale che risponde alle richieste di cambiamento espresse in tutto il mondo dalle persone con diabete: un cambiamento nel modo in cui il diabete viene affrontato e curato e di come viene percepito dalle istituzioni e dall’opinione pubblica. “Changing Diabetes è partito all’inizio del secolo con l’obiettivo di sensibilizzare i decisori politici e i Governi nei confronti della malattia diabetica, successivamente si è evoluto verso iniziative volte a informare l’opinione pubblica, oggi entra in una nuova fase: l’intervento. Cities Changing Diabetes ha come obiettivo proprio quello di agire per affrontare il diabete dove colpisce maggiormente, nelle città”, spiega Federico Serra, Direttore Government Affairs & External Relations di Novo Nordisk in Italia. “Lo presenteremo nei prossimi giorni a Torino, nel corso della XXXII Assemblea ANCI, l’Associazione nazionale comuni italiani, evento che vede coinvolti 8.000 sindaci e gli interventi del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Riteniamo di particolare significato per noi poter illustrare questo ambizioso progetto in questo ambito di grande valenza istituzionale”, aggiunge Serra.

In linea con la filosofia di Cities Changing Diabetes è anche il progetto – attivo da oltre due anni – Città per Camminare e della Salute, iniziativa patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero della Salute, dal Senato della Repubblica e dal CONI, nato dall’esperienza di Maurizio Damilano, campione olimpico e mondiale di marcia, ideato per offrire opportunità concrete per promuovere attività motoria e stili di vita salutari, fattori alla base della prevenzione del diabete.

Fulcro dell’iniziativa l’App e il Passaporto di Città per Camminare e della Salute che offrono proposte e soluzioni per muoversi, praticamente a costo zero, in centri urbani a misura d’uomo. Individuano percorsi in tutta Italia ideali per camminare in città, adatti ad una pratica motoria semplice, ma efficace dal punto di vista della prevenzione salutistica. In questo modo si preserva e potenzia la propria salute e nel contempo si possono apprezzare le bellezze culturali e naturali delle nostre città.

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