Coronavirus, Nursing up: “Agenzie per vaccinatori senza verifica dei requisiti”
“Mentre continuiamo a chiederci come farà il commissario Arcuri a reperire 12mila infermieri al di fuori della sanità pubblica, per supportare il piano vaccini, rispetto alla cronica mancanza di personale con cui combattiamo ogni giorno in questa emergenza (mancano all’appello 90mila infermieri), esprimiamo grande perplessità per le modalità con cui ci vengono presentati gli accordi contrattuali stipulati con le famose cinque aziende esterne, di cui si conoscono adesso finalmente i nomi”. Lo afferma il presidente del sindacato nazionale infermieri Nursing Up, Antonio De Palma, denunciando nello specifico che “il contratto quadro viene stipulato con le agenzie interessate, pure senza aver previamente verificato i loro requisiti di partecipazione”.
De Palma riferisce quindi i nomi delle agenzie: “Mainpower Srl, Randstad Italia Spa, Gi Group Spa, Rti Mandataria Synergie Italia, Rti Mandataria Etica Spa” che “copriranno i territori che vanno dalla Lombardia alla Sicilia”. “Ma nel documento emesso dal commissario Arcuri, ad un certo punto, viene posto in evidenza, e questo noi non possiamo accettarlo, che il contratto quadro viene stipulato con le agenzie interessate, ‘anche nelle more della verifica dei requisiti’. Ma ci rendiamo conto?”, chiede De Palma. “Ciò avviene a causa del notevole ritardo con il quale ci stiamo muovendo, ed è anche evidente che possa emergere in qualsiasi momento che una o più di queste agenzie non possieda i requisiti previsti”.
“Cosa accadrebbe – chiede ancora – se anche una sola delle agenzie che si occupano di ben 5 regioni, successivamente alla sua stipula dell’accordo, dimostrasse di non avere i requisiti necessari per portare avanti il suo incarico? Questo passaggio non ci è chiaro. E ancora, cosa succederebbe se una delle aziende esterne fosse rimossa dall’incarico una volta che gli infermieri e i medici di un determinato territorio di competenza, fossero stati già contrattualizzati? Che fine farebbero questi professionisti?”
“Cosa succederebbe – prosegue il presidente di Nursing Up – a discapito della puntualità e dell’efficienza del piano vaccini che già viaggia in notevole ritardo? Quanti giorni dovrebbero aspettare i cittadini di quelle regioni per vedere arrivare sul territorio gli infermieri e i medici necessari? Possiamo davvero permetterci tutte queste incongruenze, quando in gioco ancora una volta c’è la nostra vita?”, conclude.
(Fonte: Adnkronos)