Fratture-lussazioni del carpo, un webinar per saperne di più
Sono tra le fratture meno conosciute dagli ortopedici, spesso non trattate in modo opportuno o scambiate per banali contusioni. Alle fratture-lussazioni del carpo è dedicato un webinar organizzato dall’Asoto, Associazione siciliana ortopedici traumatologici ospedalieri, che si svolgerà sabato 30 gennaio, dalle 9,30 alle 12. Responsabile scientifico dell’evento, che sarà trasmesso in streaming per le misure restrittive imposte dalla pandemia, è Roberto Ventimiglia, direttore dell’Unità operativa complessa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina.
L’incontro dal titolo “Le fratture-lussazioni del carpo” prevede una relazione dell’ortopedico Salvatore Coppolino, specialista in chirurgia della mano all’ospedale “San Vincenzo”, a cui seguiranno le presentazioni di diversi casi clinici utili a fare chiarezza su una frattura dalla difficile lettura, spesso causata da banali incidenti.
“È un argomento ostico per noi ortopedici – spiega Roberto Ventimiglia – sono fratture rare, misconosciute e molto di nicchia, per lo più all’appannaggio dei centri di chirurgia della mano. Nel nostro ospedale, negli ultimi anni, ne abbiamo trattate diverse e credo sia giusto condividere con gli altri colleghi la nostra esperienza, così da essere pronti a gestire al meglio il paziente, evitando i viaggi della speranza fuori dalla Sicilia”.
“Per questo – prosegue l’ortopedico – sarebbe auspicabile una grande partecipazione da parte dei colleghi, affinché possano imparare a riconoscere questo tipo di fratture complesse, a gestirle in urgenza e infine siano in grado di indirizzare questi pazienti per il trattamento definitivo. A questo proposito, il webinar potrebbe essere utile anche a creare una rete di specialisti capaci di riconoscere e curare questi eventi traumatici, affinché in futuro si possano gestire al meglio i nostri pazienti”.
“Il paziente che ha una frattura del genere – spiega ancora Ventimiglia – arriva al pronto soccorso dove per prima cosa farà una radiografia, solo che spesso il radiologo non riconosce questo tipi di trauma. Così, il paziente molte volte non arriva neanche dall’ortopedico perché viene mandato a casa con una banale diagnosi di trauma contusivo alla mano. Poi il dolore aumenta, si fa una tac e si inizia a capire che c’è qualcosa di più serio. Per questo dobbiamo essere pronti a intervenire in tempo, curando questo tipo di trauma come avviene in altre parti d’Italia”.
La segreteria organizzativa del webinar è a cura di Biba Group.