Influenza, col “no deal Brexit” rischi per le scorte di vaccini
Una Brexit ‘dura’, ossia senza accordo, ritarderebbe con molta probabilità l’approvvigionamento di vaccini antinfluenzali, proprio quando il Regno Unito si potrebbe trovare ad affrontare un ceppo particolarmente aggressivo della malattia, proveniente dall’Australia, che sta attraversando ora la stagione invernale. Hugo Fry, amministratore delegato del produttore di farmaci Sanofi UK, ha dichiarato alla Bbc che un milione di dosi di vaccino dovrà essere importate nel paese dopo il 31 ottobre.
Questo perché sembra ci siano già ora dei ritardi nell’identificare quali ceppi di virus influenzale sarà necessario inserire nella fornitura di quest’anno. In più, si aggiungerebbero i possibili problemi di commercio con il Regno Unito. “Non posso prevedere cosa accadrà – ha evidenziato – ma ciò che stiamo facendo è prepararci allo scenario peggiore”.
Anche Andrew Goddard, presidente del Royal College of Physicians, esprime preoccupazioni sul fatto che un ‘no-deal Brexit’ possa avere un impatto negativo sulle scorte di vaccini per quest’anno. “Non posso dire: non preoccupatevi, tutto andrà bene, nessuno finirà le medicine”, avverte. “Probabilmente non avremo abbastanza vaccino antinfluenzale, probabilmente non avremo la copertura vaccinale che abbiamo avuto negli anni precedenti e probabilmente questo avrà un impatto sul sistema sanitario nazionale”.
(Fonte: Adnkronos)