“La dermatologia per il clinico”, evento formativo a Palermo
“La dermatologia per il clinico”, questo il titolo del corso di istopatologia cutanea che si è tenuto a Palermo il 26 settembre nell’aula congressi del dipartimento oncologico “La Maddalena”. Responsabile scientifico è il dermatologo Giuseppe Noto, direttore dell’Unità operativa di dermatologia dell’ospedale “La Maddalena” di Palermo e presidente dell’associazione Oncoderm, centro studi sui tumori della pelle e malattie veneree.
Durante il corso si è parlato di fotocancerogenesi, la foto protezione la diagnostica clinica per i carcinomi spinocellulari e i carcinomi basocellulari e di diagnosi precoce del melanoma con particolare riguardo alla dermoscopia. Sono stati esposti i protocolli terapeutici più avanzati, medici e chirurgici, per i tumori cutanei, le più recenti acquisizioni sulla genetica dei melanomi e le loro implicazioni cliniche, prognostiche e terapeutiche. Sono state, inoltre, illustrate, con intenti didattici per il medico clinico, le principali caratteristiche istopatologiche delle malattie dermatologiche tumorali e non.
I tumori cutanei sono in costante aumento di incidenza nel mondo occidentale. Negli USA su 280.000.000 abitanti si verificano circa 1.350.000 tumori cutanei per anno, di cui: 55.000 melanomi 250.000 carcinomi spinocellulari, circa 900.000 carcinomi basocellulari. I tumori di tutti gli altri organi, per avere un riferimento, sono approssimativamente 1.200.000 per anno.
In occidente il 60% dei soggetti predisposti presenta cheratosi attiniche alla pelle dopo i 40 anni di età. Il 90-97% dei carcinomi spinocellulari della pelle si associa a cheratosi attiniche. La trasformazione di cheratosi attiniche in carcinoma spinocellulare avviene nell’1-16% dei casi. E’ stato calcolato che il rischio che un soggetto con almeno 8 cheratosi attiniche sviluppi un carcinoma spinocellulare sia di circa il 10%.
Il melanoma cutaneo è il tumore cutaneo più aggressivo, con una incidenza in Europa centrale di circa 9-10 casi per 100.000 abitanti per anno, vale a dire l’insorgenza, in un paese come la Francia o l’Italia, di circa 4000-6000 nuovi casi per anno.
L’incremento di incidenza annuale è stato quantificato in circa il 10%, rendendo il melanoma cutaneo la neoplasia con il più alto incremento d’incidenza tra tutti i tumori di tutti gli organi. La diagnosi precoce e il conseguente tempestivo trattamento chirurgico costituiscono a tutt’oggi il principale obiettivo da raggiungere per avere la migliore risposta terapeutica. Le metastasi a distanza avvengono in genere in una fase successiva e la prognosi attuale del melanoma con metastasi viscerali è estremamente severa, con una sopravvivenza a 5 anni del 6-9%.
Per la malattia localizzata il trattamento è stato codificato da più di una consensus conference e da linee guida di associazioni mediche istituzionali, mentre per il trattamento dei casi avanzati i pazienti vanno gestiti con approccio multidisciplinare, preferibilmente in studi clinici controllati, in particolare alla luce delle recenti acquisizioni genetiche e molecolari su alcuni tipi dei melanoma cutaneo.