La strage silenziosa degli incidenti domestici,
a Palermo si discute di prevenzione
Ogni anno due milioni e mezzo di italiani rimangono coinvolti in incidenti domestici. Circa ottomila perdono la vita e altrettanti restano gravemente feriti, riportando danni permanenti. Sono i numeri allarmanti di una strage silenziosa e troppo spesso sottovalutata. Se ne discuterà all’Astoria Palace Hotel di Palermo, il 26 e 27 maggio, dove sarà presentato il Programma regionale di prevenzione degli incidenti domestici.
Nel corso delle due giornate di lavoro si farà il punto sulla cultura della sicurezza e dei corretti stili di vita nella popolazione, con particolare attenzione alle categorie a maggior rischio. Verranno descritte le linee guida del programma di prevenzione che prevede, tra l’altro, la promozione dell’attività fisica nell’anziano, l’adeguata formazione di operatori sanitari, educatori scolastici e collaboratori familiari e il monitoraggio dei flussi informativi. Le Asp della Regione Siciliana dovranno attivare l’azione di programma in coerenza con le disposizioni di legge volte alla formazione e informazione della popolazione maggiormente a rischio di incidente domestico, dei genitori e degli assistenti sanitari.
Si discuterà anche di prevenzione e fattori di rischio. L’approccio della sanità pubblica è basato essenzialmente sulla valutazione del pericolo per la popolazione, cioè sull’individuazione di fasce di soggetti a maggior rischio di sviluppare una malattia in relazione a caratteristiche individuali, come sesso o età, oppure in quanto maggiormente esposti ad una serie di fattori negativi derivanti dall’attività lavorativa, dal livello socio-economico, dal livello culturale, da ambienti residenziali inadatti o perché appartenenti a settori della popolazione meno assistiti dai servizi sanitari.
In Sicilia, come reso noto dall’Istat, nove persone su mille hanno subito un incidente domestico. Si tratta della stima tra le più basse d’Italia, ma è verosimile che l’incidenza del problema sia molto più rilevante e che lo stesso possa essere effettivamente sottostimato. Appare opportuno pertanto rafforzare gli attuali sistemi di rilevazione in parte attivati in aree pilota e utilizzare al meglio i flussi informativi correnti già disponibili per monitorare l’efficacia di interventi e contenere il fenomeno.
Per questo le attività di prevenzione, sia primaria che secondaria, avranno lo scopo, prima di tutto, di evitare che si verifichi l’incidente, poi di minimizzare i possibili danni sino alla guarigione clinica, senza trascurare l’eventuale riabilitazione ed il reinserimento sociale.
Interverranno, nel corso dell’inaugurazione del congresso, l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Baldo Gucciardi, e il direttore generale del dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, Ignazio Tozzo. A presentare i lavori sarà Salvatore Requirez, dirigente dell’Osservatorio epidemiologico della Regione.
“Le dimensioni del fenomeno degli incidenti domestici, – spiega Requirez – a tutt’oggi considerato come la ‘Cenerentola’ dei bisogni sanitari espressi o latenti e relegato ad un secondo momento di attenzione, alimentano, invece, numeri impressionanti: infatti gli incidenti domestici in Italia ammontano a 3,5 milioni l’anno, il cento per cento in più degli incidenti stradali e il trecento per cento degli incidenti su lavoro”.
“Rimangono infortunate 2,5 milioni di persone, – prosegue – ben ottomila muoiono e altrettante riportano danni permanenti con un costo sociale elevatissimo determinato dalle interruzioni della capacità lavorativa e dalle risorse assorbite per l’assistenza e riabilitazione. Il trend è in aumento, col venti per cento in più negli ultimi dieci anni. Un problema, quindi, di elevata importanza sotto il profilo economico sanitario”. “Per questo – conclude il dirigente – il mio dipartimento ha avviato un programma regionale di prevenzione specifica”.
Provider e segreteria organizzative dell’evento sono a cura di Biba Congressi.