Le nuove sfide per la salute passano dai borghi
Guardare al modello dei borghi, adattandolo alle città, per migliorare gli stili di vita e arginare la diffusione di malattie come l’obesità, il diabete, i tumori e le patologie cardiovascolari. È una delle sfide al centro di un congresso organizzato dal Dipartimento Promise dell’Università degli Studi di Palermo, che si svolgerà a Castelbuono, sulle Madonie, dal 26 al 29 maggio presso la Sala Morici del Chiostro di San Francesco. Muovendo da ricerche appena concluse sui centenari residenti nelle Madonie, si terrà un confronto multidisciplinare dal titolo “Stili di vita, nutrizione e longevità: le nuove sfide”, a cui parteciperanno specialisti come diabetologi, internisti, endocrinologi, esperti in nutrizione, oncologi, ma anche dietisti, docenti universitari, esperti, sindaci e amministratori.
Il 26 maggio alle 15 previsti i saluti, tra gli altri, del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci; dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza; del rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri; e del presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, Salvatore Amato.
Accanto a sessioni prettamente scientifiche, come quelle dedicata alla cura e diagnosi dell’obesità con le conseguenti complicanze metaboliche e cardiovascolari, o al percorso nutrizionale del paziente oncologico, si discuterà, inoltre, di alimentazione, dieta mediterranea. Il 29 maggio prevista una tavola rotonda dal titolo “Ambiente, popolazione e salute: urbanizziamo i borghi o borghizziamo le città?”, a cui parteciperanno, tra gli altri, l’assessore alla Famiglia della Regione Siciliana, Antonio Scavone; il presidente dell’Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), Marco Bussone; il presidente della Rete Città Sane Oms, Emma Capogrossi; il presidente dell’Associazione Borghi autentici d’Italia, Rosanna Mazzia e il presidente del Parco delle Madonie, Angelo Merlino.
Responsabili scientifici del congresso sono: Silvio Buscemi, ordinario di Nutrizione Clinica e coordinatore del corso di laurea in Dietistica presso il Dipartimento Promise dell’Università di Palermo; Antonio Craxì, epatologo, ordinario di Gastroenterologia dell’Università degli Studi di Palermo; Antonio Carroccio, direttore del Dipartimento Promise. “Le nuove sfide di cui parleremo – spiega Buscemi – sono quelle che ci vedranno impegnati a contrastare i processi di urbanizzazione incontrollati, a salvaguardare l’ambiente favorendo una corretta transizione ecologica. Le malattie di cui ci occupiamo derivano dall’interazione tra il nostro patrimonio genetico e l’ambiente. La enorme diffusione di queste patologie, nell’ultimo trentennio, ed in particolare di diabete, obesità, tumori, malattie cardiovascolari, è in larga parte riferibile ad un impatto ambientale sfavorevole che ha condotto verso un progressivo abbandono della dieta mediterranea ed una grave sedentarietà”.
“Dobbiamo cogliere il messaggio che la pandemia ci ha lasciato, – prosegue – favorire per quel che è possibile stili di vita più naturali e meno inquinanti ed ispirarci alla qualità di vita dei nostri borghi, dove vivono tanti centenari, ed ai modelli socio-economici eco-compatibili. Questa occasione congressuale è un momento di riflessione proprio su questi aspetti, su come ripensare la nostra vita e guardare a modelli alternativi. L’esperienza della vita dei borghi e l’osservazione dei centenari ci confermano che salute e longevità sono sostenute da un virtuoso equilibrio tra ambiente sano, corretta alimentazione, per noi identificabile nella dieta mediterranea, rispetto dei ritmi normali di vita, adeguata assistenza sanitaria e cure”.
Provider e segreteria organizzativa del congresso, realizzato con il supporto del Comune di Castelbuono, sono a cura di Biba Group.