Legge di stabilità, l’appello delle associazioni dei pazienti diabetici
“Mala tempora currunt, com’è possibile che mentre il ministro Beatrice Lorenzin annuncia ‘siringa unica nazionale’, ossia l’istituzione delle centrali uniche regionali per l’acquisto di beni e servizi in sanità per eliminare le differenze di prezzo tra un’area del Paese e l’altra, il Parlamento bocci gli emendamenti sui dispositivi medici per i malati cronici, presentati in maniera trasversale da diverse forze politiche, che avrebbero finalmente posto termine all’incredibile situazione per cui in Italia esistono ben 13 prezzi diversi tra regione e regione, solo per l’acquisto delle strisce per la misurazione della glicemia? È inaudito, anche e soprattutto per le motivazioni addotte per la bocciatura, ossia il rischio di un aggravio di spesa”.
La denuncia viene da Albino Bottazzo, presidente vicario FAND-Associazione italiana diabetici, la più grande organizzazione italiana di tutela dei diritti delle oltre 3,5 milioni di persone con diabete, Aurora Laura Panizzi, Presidente ARDI-Associazione per la Ricerca sul Diabete, Antonio Cabras, Presidente FDG-Federazione Diabete Giovanile.
“Trovino una motivazione diversa, ma non l’aggravio di spesa, perché solo per il diabete siamo in grado di dimostrare che sarebbe possibile, adottando quanto suggerito negli emendamenti, risparmiare ben 112 milioni di euro”, proseguono i rappresentanti della associazioni. “Chiediamo al Parlamento: ripensateci. Il governo, se lo vuole, può intervenire reinserendo le ipotesi suggerite nel maxiemendamento alla legge di Stabilità”.