Medicine online? Sì ma ‘doc’, ecco la mappa delle 450 cyber-farmacie
Dai libri agli abiti l’acquisto in un click conquista sempre più italiani, e oggi è possibile comprare online anche i farmaci. Ma se le insidie del web sono ben note – il 90% dei medicinali acquistati da canali non autorizzati è contraffatto, cioè non contiene il principio attivo, lo contiene in un dosaggio diverso da quello indicato, o presenta problemi di conservazione – in Italia si possono fare compere online da farmacie ‘doc’. La legge consente infatti alle farmacie, e agli altri esercizi abilitati alla vendita dei ‘senza ricetta’ (parafarmacie e Gdo), di dispensare online questi prodotti. E sono ormai 452 le farmacie autorizzate per la vendita sul web in tutta Italia, o quasi. E’ quanto emerge dalla mappa realizzata dall’AdnKronos Salute sulla base dei dati del ministero di Lungotevere Ripa.
A scommettere su questa formula sono soprattutto farmacisti piemontesi, lombardi e campani. Mentre l’idea non sembra ancora aver convinto i colleghi calabresi e trentini. Infatti oggi le cyber-farmacie autorizzate sono presenti in Abruzzo (2), Basilicata (2), Campania (56), Friuli Venezia Giulia (6), Emilia Romagna (44), Lazio (44), Liguria (9), Lombardia (66), Marche (13), Molise (1), Piemonte (76), Provincia autonoma di Bolzano (3), Puglia (22), Sardegna (18), Sicilia (19), Toscana (23), Umbria (11), Valle d’Aosta (2) e Veneto (35). Niente cyberfarmacie, per il momento, in Calabria e Provincia autonoma di Trento.
“La vendita a distanza dei farmaci con obbligo di ricetta resta vietata”, ricorda Federfarma, mentre le farmacie online doc’ sono riconoscibili dalla presenza, sul sito, del logo comune approvato dalla Commissione europea. Inoltre tutti i siti doc devono rimandare al portale del ministero della Salute, dove sono fornite anche indicazioni e avvertenze sull’acquisto online.
Ma cosa fare per ordinare i farmaci? Basterà collegarsi al sito della singola farmacia, riconoscibile dal logo comune europeo e presente nella lista del ministero. La farmacia è responsabile della vendita e non la demanda ad altro soggetto. Si acquista e si aspetta la consegna. E i farmacisti come devono comportarsi con i cyber-clienti? “Ogni volta che dispensiamo un farmaco ai nostri pazienti, anche se si tratta di una vendita online – sollecita Annarosa Racca, presidente di Federfarma, in un vademecum realizzato dall’associazione e destinato alle farmacie – cerchiamo sempre un contatto con chi acquista un farmaco; è il nostro modo di far capire al paziente che ha un professionista sanitario sempre al suo fianco; facciamoci indicare una mail o un numero telefonico dove raggiungerlo nel caso dovessimo fornirgli, successivamente, ulteriori informazioni per la sua salute”.
E ancora: “Ricordiamogli di contattarci nel caso si presentino effetti collaterali, in modo da potergli dare il giusto consiglio e, se del caso, avvertire le autorità sanitarie dell’accaduto. Chiediamogli sempre se assume altri farmaci o integratori, in modo da potergli segnalare possibili interazioni. Sono concetti che fanno parte del nostro lavoro, che dobbiamo sempre tenere in mente per continuare ad andare fieri ed orgogliosi della nostra professione”.
Se nelle cyber-farmacie doc gli acquisti sono sicuri, lo stesso non si può dire per il vasto mondo del web. Per contrastare il commercio dei falsi l’Agenzia italiana del farmaco coordina il progetto europeo Fakeshare. Nell’ambito del progetto è stata realizzata una piattaforma web, suddivisa in due aree. Quella riservata contiene documenti e database per supporta le attività delle autorità e forze di polizia coinvolte nella prevenzione e nel contrasto alla vendita illegale di farmaci sul web. L’area pubblica contiene documenti e approfondimenti per sensibilizzare i consumatori sui pericoli legati all’acquisto di farmaci attraverso canali non autorizzati.
La contraffazione dei medicinali, assicurano i farmacisti italiani, non passa dalla farmacia. Federfarma è stata recentemente audita dalla Commissione parlamentare d’inchiesta della Camera sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo. E nel corso dell’incontro ha sottolineato come la filiera del farmaco, grazie alle regole e ai controlli, dia le massime garanzie in termini di sicurezza per quanto riguarda la provenienza e il corretto uso dei farmaci.
I farmaci ottenuti dai cittadini tramite la rete delle 18.000 farmacie “sono controllati e sicuri grazie all’efficienza dell’intera filiera. Un prodotto rivelatosi pericoloso per la salute viene ritirato dagli scaffali delle farmacie di tutto il territorio nazionale nell’arco di 24 ore dalla diramazione dell’allerta rapido”.
I pericoli per la salute vengono piuttosto dall’acquisto incauto di farmaci dai canali illegali: praticamente tutti i prodotti contraffatti individuati e sequestrati provengono da siti online non autorizzati e da palestre. Inoltre Federfarma più volte ha segnalato alle autorità competenti attività illegali di vendita di farmaci via Internet, e queste denunce hanno portato alla chiusura di vari siti.
(Fonte: Adnkronos)