Morbillo, oltre 4 mila casi segnalati in un anno
Aumentano i casi di morbillo e rosolia. Secondo la relazione dell’Ente Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (ECDC), negli ultimi 12 mesi, da luglio 2014 a giugno 2015, sono stati segnalati da 30 paesi dell’Ue e See 4224 casi.
Sempre secondo il rapporto, la Germania ha rappresentato quasi il 58.2% per cento dei casi. Una morte per morbillo di una bambina di 4 anni è stata segnalata durante questo periodo in Italia per una complicazione dall’encefalite acuta di morbillo. Casi di morbillo associati a questo focolaio sono stati segnalati anche in Austria, Bielorussia, Belgio, Danimarca, Francia, Lituania, Norvegia, Svezia e Regno Unito.
Fuori dall’Europa, epidemie di morbillo sono segnalate dall’Algeria, Australia, Brasile, Camerun, Cile, Repubblica democratica del Congo, Guinea, Iraq, Malesia, Mali, Perù, Sud Sudan, Sudan e Taiwan.
Mentre per la Rosolia nel periodo da luglio 2014 a giugno 2015, sono stati segnalati 2808 casi in ventisette paesi della Ue e See. La Polonia ha rappresentata il 93.9% di tutti i casi segnalati di rosolia nell’arco di 12 mesi. Il più alto numero di casi è stato osservato tra i soggetti fra i 5-9 anni e 1–4 anni.
Le Americhe sono state dichiarate immuni dalla rosolia e sindrome da rosolia congenita alla data del 29 aprile 2015. L’Oms, in stretta collaborazione con la Ue, continua a seguire da vicino la situazione e a condurre la valutazione del rischio in base alle ultime informazioni. L’Oms raccomanda ai viaggiatori verso i Paesi con focolai noti di seguire corrette pratiche di sicurezza.
Inoltre incoraggia i Paesi a continuare a rafforzare la sorveglianza e di rivedere con attenzione eventuali casi insoliti, al fine di garantire la segnalazione delle infezioni umane.