Nasce la prima banca dell’alimentazione in oncologia
È stato presentato oggi a Expo il progetto FBO (Food Bank in Oncology), la prima “Banca dell’Alimentazione in Oncologia”: un database degli studi sulle interazioni scientifiche tra cura dei tumori e nutrizione, promosso da Fondazione TERA e Istituto Europeo di Oncologia, grazie al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Al meeting organizzato per il lancio dell’iniziativa sono intervenuti: Cesare Ponti, vice presidente di Federalimentari, Roberto Orecchia, direttore scientifico IEO e membro CdA Fondazione TERA, Pier Giuseppe Pelicci, direttore della ricerca IEO, Lucilla Titta, coordinatrice programma SmartFood dell’IEO, Cinzia Mainini del Centro Interdipartimentale FOODlink dell’Università Piemonte Orientale.
Oggi cibo e salute sono un binomio inscindibile e il legame tra alimentazione e cancro è indiscusso. Ma, alla periferia della scienza, si tende anche a confondere il ruolo del cibo e quello della medicina. Riposizionare ciascuno di questi fattori è la prima operazione da fare per comprendere quanto la corretta alimentazione possa essere davvero importante in oncologia per la tutela e il ripristino delle condizioni di benessere psico-fisico dell’individuo malato.
«Quest’operazione è finalizzata alla raccolta e alla corretta divulgazione degli studi inerenti i modelli nutrizionali testati e approvati dalla comunità scientifica – spiega il segretario generale della fondazione TERA, Gaudenzio Vanolo – con un’attenzione ampia a tutto quello che nella catena alimentare può migliorare la qualità della vita del paziente, ma anche molto selettiva rispetto agli obiettivi medico-scientifici del progetto stesso. Il punto di partenza sarà il paziente sottoposto a radioterapia».
FBO nascerà attraverso la creazione di un database specifico, una “banca” interattiva, diretta a raccogliere e classificare, secondo una pluralità di criteri, i contributi scientifici, e a rendere fruibili i dati raccolti in molti ambiti collaterali. I destinatari dell’iniziativa sono infatti operatori specializzati del settore, ricercatori, professionisti nel campo della sanità, ma anche produttori agroalimentari e privati cittadini.
A regime, si disporrà dunque di un potente strumento informativo all’interno del quale sarà possibile non solo consultare i singoli documenti archiviati, ma anche accedere ad elaborati di sintesi riferiti all’alimentazione nell’ambito delle diverse tipologie neoplastiche, oltre che alle differenti categorie di alimenti. Il contenuto di FBO potrà inoltre, in una seconda fase, coinvolgere gli operatori ed essere progressivamente sviluppato mediante la predisposizione di servizi informativi complementari, quali news sui progressi della ricerca nel settore; elenco dei centri accreditati sul tema del rapporto alimentazione-neoplasie e dei relativi settori di attività; indicazioni inerenti gli studi sulla rilevanza del luogo di origine dei prodotti, dei metodi di coltivazione e trasformazione adottati e delle tecniche di preparazione o cottura ottimali.