Nuove terapie contro l’insufficienza cardiaca, convegno scientifico a Palermo
“Nuove opportunità terapeutiche nella gestione del paziente con insufficienza cardiaca”. Questo il titolo di un congresso organizzato da Avicenna, associazione scientifica che si muove nell’ambito della cardiologia. L’evento, che si svolgerà a Palermo martedì 14 dicembre nelle sale dell’hotel NH, vedrà la partecipazione del presidente di Avicenna, il cardiologo Francesco Clemenza, e dei soci fondatori, i cardiologi Giuseppe Centineo e Vincenzo Cirrincione. Interverranno anche Andrea Di Lenarda, direttore della Struttura Cardiovascolare e medicina dello sport dell’ospedale Maggiore di Trieste, e Carlo Giammarresi, nefrologo dell’Arnas Civico di Palermo.
Come indicato dal titolo del congresso, ci si confronterà sulle nuove terapie in campo per i pazienti affetti da insufficienza cardiaca, ovvero quella patologia in cui il cuore non è in grado di pompare sangue nel circolo arterioso in quantità adeguata alle richieste metaboliche dell’organismo. “Il concetto moderno di ‘terapia ottimizzata’ dell’insufficienza cardiaca non può più limitarsi all’uso dei farmaci raccomandati dalle linee guida ai pazienti che riproducono in qualche modo le caratteristiche delle popolazioni arruolate nei trial – spiegano da Avicenna – . È sempre più pressante l’esigenza di garantire anche ai pazienti ‘extra-trial’ il beneficio in termini prognostici di tali farmaci, come pure quella di migliorare anche la qualità di vita di tali pazienti: si pensi ai soggetti anziani e a quelli con comorbidità associate all’insufficienza cardiaca, solitamente poco rappresentati nei grandi trial di fase 3”.
Negli ultimi anni una ricerca clinica più orientata allo studio di questi aspetti – sottolineano gli esperti – ha tuttavia prodotto importanti risultati favorevoli, che sono stati opportunamente incorporati anche nelle recentissime linee guida dell’European Society of Cardiology sull’insufficienza cardiaca. “È questo il caso dei farmaci attivi nel trattamento dell’iperkaliemia, – puntualizzano da Avicenna – che possono significativamente ampliare la possibilità di utilizzare farmaci di provata efficacia, come gli antagonisti del sistema renina-angiotensina ed in modo particolare gli antialdosteronici, anche nei pazienti con disfunzione renale, ‘storicamente’ privati nel mondo reale (come testimoniato da tutti i registri che hanno indagato su questo punto) del potenziale beneficio del trattamento”.
“Ed è il caso del ferrocarbossimaltosio, – aggiungono – che ha rivoluzionato il concetto stesso di ‘iron deciency’, garantendo un beneficio certo in termini di qualità di vita, e possibile in termini prognostici, ai pazienti con assetto marziale ridotto, anche in assenza di anemia; anche in questo caso la terapia si innesta nel campo delle comorbidità, con interazioni con la sfera nefrologica oltre che con quella ematologica”.
Questi sono gli spunti che motivano questo evento formativo, focalizzato sull’analisi di meccanismi non strettamente ‘cardiologici’, ma di notevole impatto sulla prognosi e sulla qualità di vita dei pazienti con insufficienza cardiaca, e basato sul confronto di diverse competenze esperienze specialistiche in modo da affrontare nel modo più produttivo la complessità di una patologia dalle molte sfaccettature.
Provider e segreteria organizzativa del congresso sono a cura di Biba Group.