Ortopedici siciliani in diretta streaming,
al via congresso regionale Asoto
Gli ortopedici siciliani s’incontreranno a Palermo in occasione del 24esimo congresso regionale dell’Asoto (Associazione siciliana ortopedici traumatologici ospedalieri). Il 23 e 24 ottobre, nelle sale del Grand Hotel Piazza Borsa, esperti provenienti da tutta la Sicilia si confronteranno sulle linee guida per il trattamento delle fratture dell’anca e della spalla nel paziente anziano.
Nel corso delle quattro sessioni dell’evento si parlerà, in particolare, della contemporaneità delle due fratture, che comporta per l’ortopedico, così come per il geriatra, per l’anestesista e per il riabilitatore, un impegno maggiore per il ritorno all’autonomia del paziente. Si discuterà, inoltre, dell’importanza di un intervento chirurgico tempestivo, per garantire una migliore speranza di vita all’anziano.
Il congresso di quest’anno, inoltre, prevede una novità. Per la prima volta si potrà partecipare anche senza essere fisicamente presenti in sala, grazie ad una video-diretta integrale dei lavori congressuali, che sarà trasmessa in streaming sul sito ufficiale di Biba Congressi (www.bibacongressi.com), provider e segreteria organizzativa dell’evento scientifico. I medici interessati a seguire gli interventi dei relatori, potranno farlo collegandosi comodamente dal proprio pc, smartphone o tablet. L’idea nasce anche per venire incontro a chi, dati i recenti disagi alla viabilità stradale siciliana, ha difficoltà a raggiungere il capoluogo, ma non vuole perdere l’occasione di seguire i lavori.
Presidente del congresso sarà Roberto Sciortino, direttore del reparto di Ortopedia e Traumatologia all’ospedale Civico di Palermo e presidente regionale Asoto. “Nell’arco degli ultimi tre anni, – spiega – grazie alle nuove linee guida che prevedono l’intervento entro le 48 ore dalla frattura, la Sicilia ha migliorato le sue performance, passando dal 6-7% del 2011, al 56-57% nel 2014. Si è conseguentemente ridotta in maniera significativa la mortalità e la comorbilità nel paziente anziano”.