Palermo, l’Ismett si aggiudica il Premio Qualità del Network JCI

di oggisalute | 23 gennaio 2015 | pubblicato in Attualità
ismett

L’istituto Mediterraneo per i Trapianti di Palermo è il vincitore del Premio Qualità del Network JCI (Joint Commission International) per il progetto “Contenimento della diffusione degli enterobatteri produttori di Carbapenemasi (CPE): la costituzione di una task force aziendale”.

Il progetto è stato elaborato e guidato da Alessandra Mularoni, medico infettivologo, Cinzia Di Benedetto, medico della Direzione sanitaria, Ornella Campanella, infermiera specializzata nel controllo del rischio infettivo, Barbara Ragonese, direttore dell’Ufficio qualità di Ismett.

La diffusione degli enterobatteri può causare infezioni difficili da trattare nei pazienti ospedalizzati per la resistenza alla maggior parte degli antibiotici. La corretta applicazione di tutte le misure previste dal progetto ha permesso di ridurre drasticamente il tasso delle infezioni CPE e dei costi associati con significative ricadute per la sicurezza dei pazienti e le risorse economiche dell’Istituto.

La Task Force ha lavorato con l’attiva collaborazione del personale medico, infermieristico e di laboratorio di Ismett per identificare le più efficaci misure di prevenzione della trasmissione dei batteri. Al momento del ricovero è stato introdotto un test di screening per individuare i pazienti portatori dei batteri e gestirli con le precauzioni necessarie. Questi pazienti sono stati accolti in aree riservate dei reparti (cohorting spaziale) e sono stati seguiti da personale infermieristico dedicato (cohorting assistenziale). Sono state incrementate le misure d’isolamento da contatto, come l’utilizzo di guanti e di camici monouso. E’ stata posta particolare attenzione alla corretta igiene delle mani e sono stati incrementati i processi di formazione e di controllo per limitare l’uso di antibiotici inutili, che possono ridurre la capacità di trattamento dell’infezione.

L’Ismett è stato il primo ospedale del Meridione ad aver ricevuto l’accreditamento JCI, fra i più avanzati sistemi di accreditamento per valutare la qualità delle strutture sanitarie.

La finale del Premio Qualità si è svolta a Milano il 16 gennaio scorso. Il Network JCI ha premiato i migliori progetti italiani sulla qualità divisi in due categorie: strutture accreditate JCI e quelle non accreditate. Sugli oltre 60 presentati, soltanto 4 progetti per categoria sono arrivati in finale. Le organizzazioni finaliste hanno illustrato il loro progetto a una Commissione, composta da esperti di calibro internazionale nel campo della qualità e della sicurezza dei pazienti. Per le strutture non accreditate ha vinto l’A.O. Giovanni XXIII di Bergamo con il progetto “Gestione del rischio nella somministrazione della terapia”.

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