Presentato “Lampi”, un corto sulle malattie neurologiche
Dal 2019, l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), ha indicato la salute del cervello come una delle priorità su cui intervenire nei prossimi anni, riconoscendo la necessità di potenziare i servizi di qualità per sostenere chi ne è affetto. Anche la pandemia di Covid-19 ha contribuito in maniera significativa a focalizzare l’attenzione su alcune delle più diffuse patologie del cervello e ha avuto un forte impatto sulle persone con condizioni di salute preesistenti, tra cui ansia e depressione.
Angelini Pharma è impegnata nell’area della salute del cervello e, con l’acquisizione del 2021 di Arvelle Therapeutics, ha esteso il proprio impegno terapeutico nell’area della epilessia per offrire soluzioni che migliorino la qualità della vita e rispondano ai bisogni delle persone. In particolare, dal 14 febbraio, Giornata internazionale della epilessia, al 26 marzo, Giornata della consapevolezza sulla epilessia, Angelini Pharma ha portato avanti una campagna informativa proprio su questa patologia che interessa circa mezzo milione di persone in Italia di cui circa 30.000 nuovi casi all’anno.
Durante un evento organizzato a Milano, presso Anteo Palazzo del Cinema di Milano, Angelini Pharma ha presentato “Lampi”, un cortometraggio con la regia di Paolo Santamaria, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla salute del cervello, in particolare sulle malattie neurologiche, e sullo stigma che ancora circonda chi ne soffre e che spesso porta con sé l’isolamento sia sul lavoro sia nelle relazioni. All’evento hanno partecipato Laura Tassi, presidente Lega italiana contro l’Epilessia, Francesca Fedeli, presidente Fight The Stroke. Con loro, Michela Procaccini, direttrice Medica Angelini Pharma Italia, il regista Paolo Santamaria e l’attrice Marta Bulgherini. “Lampi” sarà presentato questa sera anche a Roma, all’Ara Pacis, in un evento istituzionale. “Lampi” sarà pubblicato sul sito AngeliniPharma.it e Harmoniamentis.com.
La protagonista di ‘Lampi’ – la cui sceneggiatura è curata da Elena Beatrice e Daniele Lince – è Viola, interpretata da Marta Bulgherini, una donna di circa 35 anni, allenatrice ed ex campionessa di pallanuoto, che si è ritirata dall’agonismo a seguito di un incidente. Anni prima, infatti, Viola aveva manifestato per la prima volta una sua caratteristica che fino a quel momento non sapeva di avere, un ‘potere’ non comune, scomodo: era, ed è tuttora, in grado di emettere lampi di luce elettrici dal suo corpo, in particolare dalle mani. È una manifestazione che non controlla e che può succedere in qualsiasi momento, persino quando si trova all’interno di una piscina piena di persone, durante un allenamento.
Vicino a lei c’è Ambra (interpretata da Marina Elena Savino), la sorella minore, il suo lato positivo, il suo alter ego che cerca di stimolarla nell’affrontare le difficoltà della vita di tutti i giorni. Ambra ha sempre ammirato la sorella e continua a farlo, non solo attraverso il ricordo di quando erano piccole, ma anche per la sua energia e voglia di mettersi in gioco e di combattere. Viola incontra Andrea (Luca Mascolo): il loro punto di contatto rappresenta il passaggio dal concetto di diversità al valore dell’unicità, il momento in cui la caratteristica di Viola acquisisce valore, e la consapevolezza di sé riesce a riallineare il suo spirito con la natura circostante. In un binario di accettazione, torna percepibile in Viola una sensazione del tutto nuova: la speranza.
La storia della protagonista ricorda quella dei supereroi umani che, come Viola, spesso vivono con sofferenza le abilità speciali che sono state loro assegnate. I superpoteri, infatti, nella maggior parte dei casi condizionano i protagonisti dei fumetti e delle storie di fantasia più famose e li portano a vivere in uno stato di isolamento che li allontana dal mondo esterno. Allo stesso tempo, tuttavia, queste caratteristiche si rivelano essere i loro principali punti di forza e fattori di unicità.
(Fonte: Adnkronos)