Si è conclusa la quarta edizione del Salus Festival
Si è conclusa la quarta edizione del Salus Festival, la manifestazione nata con l’obiettivo di diffondere la cultura della salute e dei sani stili di vita, puntando sull’importanza della prevenzione. La manifestazione, promossa dall’assessorato regionale della Salute e dal Cefpas (Centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario), si è chiusa ieri con la terza e ultima tappa di Catania, dopo quella di Palermo, la scorsa settimana, e i cinque giorni di Caltanissetta, a novembre.
In tanti hanno partecipato alla due giorni catanese, organizzata dall’Asp di Catania tramite il Dipartimento di Prevenzione, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale e regionale, che si è svolta giovedì 13 e venerdì 14 dicembre negli spazi del Polo fieristico “Le Ciminiere”. Circa 1.500 persone, tra cui almeno 1.000 alunni e diversi dirigenti scolastici provenienti da molte scuole secondarie di Catania e provincia hanno assistito a seminari, incontri e dibattiti, che hanno visto la partecipazione di numerosi operatori sanitari e professionisti della salute. Spazio anche a spettacoli teatrali e alle proiezioni dei cortometraggi del Salus Cine Festival, la rassegna cinematografica unica in Italia dedicata al cinema per la salute. Tanti gli argomenti trattati durante gli incontri: dal rapporto tra sport e salute, con alcuni rappresentanti del Catania Calcio, alla prevenzione del doping e delle tossicodipendenze; dalla promozione della salute, ai disturbi alimentari, fino agli incidenti domestici e stradali.
Diverse sono state, inoltre, le consulenze fornite gratuitamente ai cittadini da parte degli specialisti presenti in sede: dagli screening ginecologici alle mammografie, a cui si è aggiunta la distribuzione dei kit della ricerca del sangue occulto nelle feci. La tappa catanese del Salus Festival si è conclusa nella Chiesa di San Michele Arcangelo ai Minoriti, in via Etnea, con il concerto del Coro e orchestra “Musicainsieme a Librino”, diretto da Alessandra Toscano, progetto che coinvolge centinaia di bambini e ragazzi tra i 6 e i 18 anni, provenienti da Librino e da altri quartieri a rischio di Catania.
Alla due giorni etnea hanno partecipato, tra gli altri, il commissario straordinario dell’Asp di Catania, Giuseppe Giammanco; il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Antonio Leonardi e i direttori responsabili delle unità operative e dei servizi afferenti allo stesso Dipartimento. Presente anche Emilio Grasso, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Catania, e Pier Sergio Caltabiano, direttore della formazione del Cefpas.
“L’Asp di Catania ha dato il suo contributo – ha commentato il commissario straordinario Giammanco – abbiamo messo a sistema le attività all’interno delle scuole, del mondo del lavoro, della prevenzione, abbiamo la possibilità di dimostrare come ci si può occupare di salute anche nei contesti più impensabili della vita quotidiana. Sono piccoli semi che piantiamo ogni giorno, pillole di pensieri positivi e di cambiamenti di stili di vita che domani ci faranno stare bene”.
“Siamo felici di essere stati tra i protagonisti di questa manifestazione, – ha detto Antonio Leonardi – . Abbiamo messo in movimento tutte le scuole della provincia, con la partecipazione di centinaia di studenti. Grazie all’impegno di tutto il dipartimento di prevenzione, in questi due giorni sono stati affrontati tutti gli argomenti del piano regionale della prevenzione 2014-2019, con l’obiettivo di promuovere e comunicare la salute non solo con incontri e seminari, ma anche tramite i linguaggi innovativi dell’arte nelle sue varie rappresentazioni; questo era il nostro obiettivo e pensiamo di averlo raggiunto. Crediamo che la formula innovativa del Salus Festival sia vincente, e lo abbiamo sperimentato con la grande partecipazione dei cittadini e degli operatori sanitari”.
Positivo anche il bilancio del Salus Festival a Palermo, che si è svolto il 6 e 7 dicembre. Anche in questo caso, diversi sono stati tanti gli incontri che coinvolto gli studenti del capoluogo e di altre scuole della provincia. In piazza Verdi, si sono svolte attività di counselling e promozione della salute, con screening gratuiti per la diagnosi precoce delle malattie croniche e tumorali, a cura degli operatori sanitari dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo. Sono stati effettuati diversi pap test e mammografie, con la distribuzione dei kit per il sof-test, utile alla prevenzione del tumore del colon retto.
La tappa nel capoluogo siciliano si è conclusa con il concerto della Massimo Kids Orchestra con la Marching Band, che si è svolto sulla scalinata del Teatro Massimo. Dopo lo spettacolo, la cerimonia di chiusura dei due giorni nel salottino del Palco reale, con la presenza, tra gli altri, di Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana (Dasoe) e di Daniela Segreto, dirigente del Servizio 5 dello stesso Dipartimento. “Fare prevenzione è importante, – ha detto Segreto – ma comunicarla è allo stesso modo importante, prevenire senza che ciò venga comunicato non avrebbe senso. Spero che il 2019 possa vedere una più ampia diffusione del Salus, con tante altre attività che possano portare la Sicilia ad essere l’unica regione in Italia, dove in una settimana possa celebrarsi l’uguaglianza del diritto alla salute per tutti, senza alcuna distinzione”.
“Il Salus Festival – ha aggiunto Di Liberti – ha visto anche quest’anno una grande partecipazione, ed è stato pienamente raggiunto l’obiettivo auspicato dall’assessore alla Salute, Ruggero Razza. Di questo non posso che essere grata a tutti i miei collaboratori ed a coloro che si sono prodigati con grande spirito di abnegazione, alla perfetta riuscita di questa manifestazione. Ringrazio i funzionari del Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico che hanno lavorato sul progetto, così come i funzionari delle Asp di Caltanissetta, di Catania e di Palermo”.
Ma il Salus Festival, guarda già al futuro, con l’obiettivo di raggiungere altri luoghi della Sicilia. “Ci auguriamo che questa contaminazione positiva coinvolga sempre di più tutta la Regione – ha concluso il direttore della Formazione del Cefpas, Pier Sergio Caltabiano – e che il festival sia solo la parte finale di un percorso di progettazione che viva anche il resto dell’anno, arrivando nelle scuole, negli ospedali e nelle famiglie, affinché la salute continui ad essere un valore sempre più importante per la società”.