Sinergia tra medici di base e diabetologi per la gestione integrata dei pazienti
Una rete virtuosa per lo scambio di competenze e informazioni tra diabetologi e medici di medicina generale. È l’obiettivo del Progetto Insieme, un articolato ciclo di incontri organizzato dalla Simdo, Società italiana metabolismo diabete obesità, che si svolgerà dal 9 aprile e al 28 maggio in sette città italiane, tra Sicilia, Sardegna, Calabria e Campania. I riflettori saranno puntati sui farmaci di nuova generazione, principalmente le insuline basali per i pazienti affetti da diabete di tipo 2, patologia cronica e progressiva che richiede che il un percorso diagnostico terapeutico condiviso fra ospedale e territorio.
Un progetto diffuso che toccherà diverse sedi, con due gruppi di eventi formativi in presenza, il 9 e 13 aprile e il 21 e 28 maggio, dislocati tra Palermo, Agrigento, Mazara del Vallo, Napoli, Salerno, Vibo Valentia e Olbia. Responsabile scientifico è Vincenzo Provenzano, presidente nazionale della Simdo, e responsabile dell’Unità operativa di diabetologia e malattie del metabolismo dell’Ospedale Civico di Partinico.
Coordinatori per ciascuna sede saranno: a Palermo (NH Hotel), Mario Rizzo, responsabile del Servizio di diabetologia ed endocrinologia dell’ospedale Buccheri La Ferla; ad Agrigento (Hotel della Valle), Leonardo Russo, specialista di diabetologia al poliambulatorio Ag1 di Licata; a Mazara del Vallo (Mahara Hotel), Giuseppe Giordano, dirigente medico del Distretto sanitario di Mazara del Vallo; a Napoli (NH Panorama), Salvatore Turco, responsabile del Servizio di diabetologia del Centro Polidiagnostico “Benedetto Croce” di Giugliano; a Salerno (Grand Hotel Salerno), Pasqualina Memoli, docente di endocrinologia all’Università “Federico II” di Napoli; a Vibo Valentia (Hotel 501), Celestino Giovannini, specialista territoriale di endocrinologia all’Asp di Reggio Calabria; e a Olbia (Jazz Hotel), Giancarlo Tonolo, direttore della Struttura complessa di diabetologia aziendale dell’Assl Obia Ats Sardegna.
Come previsto dal Piano nazionale sulla Malattia Diabetica, il team di cura del paziente diabetico deve avere un approccio multidisciplinare che unisce specialisti e medici di medicina generale insieme ad infermiere, psicologo, dietista e ad altre figure della sanità. “I medici di medicina generale – spiega Vincenzo Provenzano – giocano un ruolo fondamentale non solo nella prevenzione della malattia, ma, costituendo la prima interfaccia fra il cittadino e il servizio sanitario, anche nell’impostazione della corretta terapia e nella prevenzione delle complicanze”.
Il progetto, che si declinerà come formazione specifica da parte del diabetologo nei confronti del medico di medicina generale, nasce, dunque, con l’obiettivo di creare una rete sempre più forte che permetta lo scambio di conoscenza tra le due figure. “Avvalendosi del fatto che le insuline basali di nuova generazione hanno un profilo di sicurezza migliore rispetto alle precedenti – prosegue Provenzano – i medici di medicina generale possono e devono sentirsi confidenti nell’utilizzo tempestivo e agile di tale strumento terapeutico in tutti quei pazienti che ne abbiamo bisogno. D’altro canto, il diabetologo, grazie alla consolidata esperienza nell’uso delle insuline basali di seconda generazione, può ricoprire il ruolo di educatore nei confronti del medico di medicina generale e lavorare di concerto con la medicina territoriale per favorire la presa in carico del paziente al momento più opportuno e l’ottimizzazione della terapia”.
Oltre agli eventi formativi in presenza, il confronto tra relatori e partecipanti avverrà anche grazie al supporto di una piattaforma digitale dedicata, interamente sviluppata da Biba Group, provider e segreteria organizzativa del progetto. I professionisti avranno a disposizione una chat per ogni sede, attraverso cui partecipare attivamente alle attività congressuali, condividendo anche i casi clinici.