Sla, nuovo modello di degenza al Policlinico Umberto I di Roma
Una novità pneumologica sia dal punto di vista ambulatoriale che per la degenza per i malati affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica, al Policlinico Umberto I di Roma. Dopo la terribile diagnosi di SLA dei neurologi, il paziente afferisce all’ambulatorio, o al Day Hospital e successivamente ai letti di degenza della UOC Malattie Respiratorie del prof. Claudio Terzano, seguendo una corsia preferenziale.Grazie ad una delibera del Direttore Generale, i malati di SLA avranno dei posti letto dedicati nell’area critica respiratoria nella fase acuta a rischio di vita della grave patologia.
Nell’incontro si parlerà del nuovo modello assistenziale e della centralità del ruolo dello pneumologo nel rapporto con il territorio al fine di ottimizzare e assistere in maniera continua i pazienti.
Il Direttore Generale dott. Alessio, il Direttore Sanitario dott.ssa Allocca, il dott. Di Lallo e il prof. Terzano introdurranno l’incontro e di seguito parleranno della strategia aziendale di miglioramento dell’assistenza, del modello di coordinamento multidisciplinare al percorso assistenziale SLA e del ruolo della pneumologia nella gestione della fase acuta ospedaliera.
Quindi inizierà una tavola rotonda con la partecipazione dei direttori di UOC di Pneumologia della Regione Lazio che proporranno il percorso di rete pneumologica per una gestione condivisa del rapporto tra i diversi protagonisti con il territorio della nostra regione, al fine di gestire meglio l’approccio terapeutico.
La SLA nasce come malattia neurologica, ma quello che diventa prioritario è l’assistenza al paziente che va inevitabilmente incontro alla grave patologia respiratoria e nutrizionale. Quindi, dopo la diagnosi, il percorso terapeutico ospedaliero si incentra sulla patologia respiratoria, e sul trattamento di tutte le complicanze legate alla grave compromissione della meccanica respiratoria.
L’iniziativa della Dirigenza del Policlinico Umberto I, che ha trovato nel prof. Terzano lo strumento indispensabile affinchè il progetto prendesse forma, ha ridotto drasticamente le complicanze legate alla degenza ospedaliera: ed è il primo modello nel Lazio.