Sport, gli italiani tra i più sedentari d’Europa. Lo praticano solo 4 su 10, in Svezia 9
Quasi metà degli europei non pratica mai sport. La percentuale esatta è del 42%, ma la situazione varia estremamente da paese a paese. Il fanalino di coda è rappresentato dai bulgari (78%), seguiti dai maltesi (75%), quindi dai portoghesi (64%). Appena sotto al podio dei più sedentari ci stiamo noi, gli italiani, con la percentuale del 60%, al pari dei rumeni. Il podio dei più sportivi, invece, è occupato dai nordeuropei. L’oro va alla Svezia con una percentuale di persone che praticano sport del 91%, vale a dire che soltanto appena il 9% è sedentario, percentuale che sale in Danimarca al 14%, mentre il terzo scalino è occupato dai finlandesi, con un tasso di sedentarietà del 15%.
Questi dati preoccupano la Commissione europea, che si dice, per bocca del commissario Ue alla Cultura e sport Androulla Vassiliou “determinata a sostenere gli stati membri nei loro sforzi per incoraggiare il pubblico a essere più attivo”. L’inattività, infatti, non crea soltanto problemi di salute all’individuo ma ha anche delle ricadute in termini di costi economici e sociali. Al contrario, un corpo sano è la migliore soluzione in termini di prevenzione delle principali malattie ‘occidentali’, in particolare quelle relative al sistema cardiocircolatorio e respiratorio, metaboliche (diabete in primo luogo) e della colonna vertebrale, senza considerare le ricadute positive in termini di psiche. Un corpo e una mente in salute evitano di sovraccaricare famiglie e servizio sanitario nazionale di costi eccessivi e rendono la gente anche più produttiva nel proprio lavoro e più attiva nella rete relazionale e affettiva.