Tumori del sangue e terapie Car-T, un congresso su tutte le novità
Le nuove sfide contro i tumori del sangue, grazie al trapianto di cellule staminali e alle terapie Car-T. Questi alcuni dei temi di cui si discuterà alla diciannovesima edizione del congresso “Attualità e prospettive in oncoematologia”, in programma martedì 21 e mercoledì 22 settembre nelle sale di Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei medici di Palermo. Esperti provenienti da ogni parte d’Italia, e altri in collegamento da remoto, si confronteranno sui temi più attuali relativi ai tumori del sangue, dalla diagnosi alle cure. Tra i temi di discussione del congresso, che si svolgerà in modalità “ibrida”, sia in presenza che a distanza, previste relazioni sui linfomi non Hodgkin e di Hodgkin, mieloma multiplo, leucemia acuta, neoplasie mieloproliferative e trapianti.
L’obiettivo del congresso è quello di contribuire alla formazione e all’aggiornamento dei medici, che operano nel settore delle malattie del sangue, affrontando temi in continua evoluzione e confrontando le esperienze scientifiche dei vari gruppi di ricerca nazionali. Verranno infine esposte relazioni sull’infettivologia e le malattie funginee ed il cambiamento dello scenario terapeutico portato dai nuovi farmaci biologici.
Responsabile scientifico dell’evento è Maurizio Musso, direttore dell’Unità operativa di Oncoematologia e trapianto di midollo osseo ed immunoterapia cellulare Car-T del dipartimento oncologico “La Maddalena” di Palermo. “In questi ultimi anni – spiega Musso – la terapia delle neoplasie ematologiche ha conosciuto notevole evoluzione tale da configurare, per certe patologie, una vera e propria rivoluzione. Infatti, l’efficacia della terapia convenzionale (chemio e radioterapia) è stata incrementata dall’impiego del trapianto di cellule staminali emopoietiche che rimane ancora oggi la cura più valida per alcune delle malattie del sangue. Recentemente l’armamentario terapeutico si è arricchito dell’impiego di linfociti ingegnerizzati e amplificati rivolti contro le cellule linfomatose. Stiamo parlando della terapia Car-T, oggi ultima risorsa nella lotta ai linfomi e alla leucemia linfoblastica, che raggiunge percentuali di cura elevate in pazienti nei quali la terapia convenzionale è fallita”.
“A tali terapie – prosegue l’ematologo – si deve affiancare un efficace ed avanzato laboratorio di ematologia, citofluorimetria, e biologia molecolare per un attenta diagnosi e soprattutto monitoraggio della malattia residua, al modo di assicurare una corretta terapia mirata”.
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