“Vermi nel piatto in ospedale”, scatta l’allarme ma erano germogli di fagiolo
Piccola disavventura a lieto fine per una paziente della Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano, che la sera di venerdì 20 gennaio ha creduto di aver individuato alcuni ‘vermi’ nel cibo che le era stato fornito durante la degenza. Ma si trattava, in realtà, solo dei germogli di fagiolo, ingrediente contenuto nel suo piatto.
La paziente ha ricevuto il piatto ‘incriminato’ durante la cena nella propria camera di degenza. Allarmata dalla presenza di quelli che per lei erano ‘vermi’, ha subito informato i responsabili del reparto. Immediata la risposta dell’Ospedale, che ha avviato un’indagine interna e ha coinvolto anche un esperto nutrizionista per analizzare i campioni. Il cibo è fornito al Policlinico da un’azienda esterna, che si occupa del suo approvvigionamento e della sua preparazione; la paziente aveva ricevuto un piatto sigillato e prodotto in modo separato rispetto al cibo fornito al resto dell’ospedale (dieta senza glutine).
Ad un primo esame obiettivo i reperti sono risultati essere compatibili con i germogli del fagiolo, ingrediente contenuto in quel piatto. A scopo precauzionale, è stata comunque disposta un’indagine ulteriore a cura di un parassitologo, che a sua volta ha confermato senza ombra di dubbio la natura dell’ingrediente: germogli di fagiolo, totalmente innocui.
È stata in ogni caso condotta anche una verifica parallela e indipendente da parte dell’azienda esterna a cui è affidata la fornitura degli alimenti e la loro preparazione; anche da parte loro non è emersa alcuna irregolarità, ed è stata confermata la salubrità degli alimenti.
Peraltro, proprio il 31 dicembre scorso i Nas avevano effettuato la loro ultima ispezione a sorpresa al Policlinico, non rilevando alcun problema sulla gestione o la conservazione degli alimenti nella mensa che rifornisce i pazienti.