Violenza sulle donne, Lorenzin: “Agire nella quotidianità”
“Ritengo che questa giornata internazionale contro la violenza sulle donne è fondamentale per richiamare l’attenzione di tutti su questo problema, ma è attraverso la quotidianità degli interventi che i nostri servizi sanitari, sociali, giudiziari, di pubblica sicurezza, lavorando in rete con gli enti territoriali e i centri antiviolenza, mettono in campo per e con le donne, che si può fare la differenza”. A scriverlo in un post su Facebook il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nella Giornata contro la violenza sulle donne.
“La violenza contro le donne – ricorda – rappresenta un problema di salute di proporzioni globali enormi, come anche riportato in un rapporto Oms. L’abuso fisico e sessuale è un problema sanitario che colpisce oltre il 35% delle donne in tutto il mondo e, cosa ben più grave, è che ad infliggere la violenza sia nel 30% dei casi un partner intimo. La rete di interventi può funzionare in modo ottimale solo se ogni soggetto è consapevole del proprio ruolo e viene adeguatamente formato; quindi accanto a protocolli di intervento mirati il ministero ha messo in campo specifiche iniziative di formazione degli operatori a supporto dell’attivazione presso i pronto soccorsi del ‘percorso di tutela per le vittime di violenza’ per offrire assistenza dal punto di vista fisico e psicologico e informazioni sotto il profilo giuridico, nel fondamentale rispetto della riservatezza”.
“Inoltre, per la prevenzione e una quanto più precoce intercettazione del fenomeno della violenza domestica – conclude Lorenzin – è fondamentale una stretta collaborazione tra tutti i servizi e le figure sul territorio dai consultori familiari, ai medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici competenti del lavoro, farmacisti. Dobbiamo continuare a lavorare per una vera integrazione delle politiche sulla salute delle donne, investendo anche nell’ambito educativo e della comunicazione, perché gli episodi di violenza degli uomini contro le donne, anche in ambito domestico, non sono soltanto un problema individuale, privato e isolato, ma una questione di difesa del bene comune, dei diritti fondamentali e delle libertà civili; un impegno che richiama tutti ad un’assunzione di responsabilità collettiva e condivisa”.
(Fonte: Adnkronos)