Anestesisti: pochi posti letto in Sicilia

di oggisalute | 18 marzo 2013 | pubblicato in Attualità
Rianimazione

Caltanissetta –  E’ un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato dagli anestesisti siciliani che denunciano una grave carenza dei posti letto di Rianimazione in Sicilia ed anche il numero ridotto di dirigenti medici di Anestesia e Rianimazione nelle strutture pubbliche. A fronte dei 273 attuali, i posti letto dovrebbero essere 507, ovvero, un posto-letto ogni 10.000 abitanti. Queste criticità sono emerse nel corso dell’assemblea regionale degli Anestesisti, che si è tenuta a Caltanissetta, durante la quale è stato confermato all’unanimità (451 voti su 451 presenti) presidente regionale dell’AAROI-EMAC (Associazione Anestesisti e Rianimatori Ospedalieri), il direttore del dipartimento delle Anestesie, delle Terapie Intensive e del Dolore dell’Asp di Palermo, Emanuele Scarpuzza.
“Per garantire la continuità assistenziale – ha sottolineato Scarpuzza – gli anestesisti sono costretti a sottoporsi a turni massacranti di lavoro rinunciando anche ad usufruire delle ferie maturate. La carenza di specialisti nelle strutture pubbliche ha, inoltre, impedito l’attivazione della ‘parto-analgesia’“. Il neo presidente ha, inotre, messo in luce come la carenza di medici anestesisti in alcuni presidi ospedalieri “non consenta di effettuare la guardia attiva con grave rischi per la vita dei pazienti, soprattutto in quelle zone disagiate, come le isole di Lipari e Pantelleria”.
Un altro dei punti dibattuti, nel corso dei lavori, è stata la necessità di aumentare il numero delle autoambulanze con rianimatore a bordo.

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