Sono positivi i risultati della sperimentazione di fase I di un nuovo vaccino antitumorale, chiamato Tspp, testato per il cancro al colon e al polmone. Lo studio, spiega l’Aou di Siena, è stato condotto al policlinico senese Santa Maria alle Scotte dalla microbiologa Maria Grazia Cusi e dall’oncologo Pierpaolo Correale, con la collaborazione della Farmacia ospedaliera. Obiettivo principale di questa fase era ”testare la tossicità e, conseguentemente, l’attività immunobiologica del Tspp che agisce su un enzima importante per la vita delle cellule tumorali”.
Il caffè aiuta a scongiurare una delle forme più diffuse di cancro alla pelle. La ricerca della Harvard Medical School in Boston è stata pubblicata sulla rivista ‘Cancer Research’. “I nostri risultati indicano che più caffè non decaffeinato si consuma, minori sono le probabilità di sviluppare un carcinoma a cellule basali”, ha spiegato Jiali Han, che ha condotto lo studio.
L’accesso alle cure diventa più difficile con l’avanzare degli anni. Una delle finalità principali dell’Osservatorio è abolire le discriminazioni che questi malati devono affrontare entro 5 anni.
E’ arrivata oggi a Cagliari la Nave Italia, con 14 ragazzi tra i 13 e i 19 anni, pazienti oncologici di diversa nazionalità che partecipano al progetto “Ambasciatori di speranza” dell’associazione Soleterre. Con la collaborazione della Marina Militare e della Regione Sardegna
(che ha contribuito con 10 mila euro), ambasciatori di speranza è alla terza edizione e prevede un percorso nei Paesi di origine dei ragazzi, due settimane sul veliero per la vela terapia, il supporto psicologico al rientro a casa.
Il progetto pilota partirà in tre Comuni della provincia, Grotte, Racalmuto e Sambuca di Sicilia, per lo screening del carcinoma colorettale e nasce da un’intesa tra l’Azienda sanitaria provinciale, l’Ordine dei Farmacisti e Federfarma di Agrigento
“La gestione del paziente oncologico e la qualità di vita in oncologia” è il tema dell’incontro che si svolterà domani, venerdì 22 giugno, alle ore 9, nella sala multimediale della Fondazione Istituto San Raffaele Giglio di Cefalù. Relatore dell’evento, organizzato dal responsabile dell’unità operativa di oncologia, Livio Blasi, è il professore Philip Salem direttore del San Luke’s Episcopal Hospital di Houston in Texas.
I tumori genitali maschili sono in aumento soprattutto tra i giovani, che dovrebbero iniziare a fare l’autopalpazione dei testicoli come le donne fanno quella del seno. Lo afferma la Società Italiana di Urologia Oncologica (Siuro), riunita a congresso da oggi a venerdì a Bologna.
Uno psicofarmaco si è rivelato efficace nel ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia nei malati di tumore, effetti a volte molto debilitanti come nausea e vomito. E’ quanto emerso in uno studio di fase III dell’Indiana University School of Medicine.
E’ il solo tumore che sappiamo prevenire davvero, perchè di origine virale, eppure molti Stati europei, compreso il nostro, non fanno tutto quello che si potrebbe fare in termini di vaccinazione e screening.
Su circa sette milioni e mezzo di morti nel mondo causati da cancro da infezioni nel 2008, un nuovo studio apparso su ”Lancet Oncology” stima che circa 1,5 milioni sono potenzialmente prevenibili oppure dovute a infezioni trattabili. Gli agenti infettivi causano ogni anno 2 milioni di nuovi casi di cancro, dei quali l’80 per cento si verifica nelle regioni in via di sviluppo.
La prevalenza di acromegalia, tumore dell’ipofisi, è risultata significativamente aumentata in un’area nella provincia di Messina identificata dal Ministero dell’Ambiente come zona ad elevato rischio di crisi ambientale per la presenza di insediamenti industriali operanti nel campo della raffinazione petrolchimica, della produzione di energia elettrica e del recupero di piombo e altri metalli pesanti. In tale area la prevalenza ha raggiunto i 210 casi per milione di abitanti.
Il tumore al collo dell’utero è il secondo tumore più’ diffuso, dopo il tumore al seno, nelle donne dell’Unione Europea. In Italia vengono registrati 3500 nuovi casi ogni anno.
Rivoluzione nel campo della prevenzione dei tumori alla cervice uterina: un comitato di esperti del governo americano ha raccomandato che d’ora in avanti le donne adulte si sottopongano al pap-test solo ogni 5 anni. Decadrebbe così l’indicazione in vigore da decenni del test annuale per le signore tra i 30 ed i 65 anni. La “Task Force per i servizi preventivi […]